Disoccupato si inventa bracconiere, denunciato dalla polizia provinciale


Sei lacci, una grossa trappola per la cattura di animali selvatici, una balestra con dardi e uccelli vietati. E’ il frutto del sequestro operato dalla Polizia provinciale, che la mattina all’alba ha sorpreso un bracconiere mentre posizionava i lacci per catturare gli ungulati all’interno della zona vietata alla caccia a Valiano, in località Cicignano, nel Comune di Montemurlo. I cavi di acciaio erano agganciati a un palo e a un olivo in modo da formare un cappio in grado di strangolare, tra mille sofferenze, cervi e altri ungulati. Gli altri strumenti sono stati trovati durante la perquisizione domiciliare. Il bracconiere, denunciato per esercizio di caccia in periodo di divieto generale, con mezzi vietati e in zona di ripopolamento e cattura, nonché per detenzione di specie selvatiche non consentite, è un trentenne, privo di qualsiasi licenza per la caccia e senza lavoro. Il sospetto degli inquirenti è che il bracconiere esercitasse l’attività illegale per poi rivendere la selvaggina a ristoranti, macellerie e agriturismo.
Anche in questo caso l’operazione anti-bracconaggio della Polizia Provinciale è stata possibile grazie alle segnalazioni di cittadini e cacciatori onesti. Il corpo è disponibile a fornire informazioni e ricevere richieste al numero 337 317977 o attraverso il sito della Provincia di Prato.

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