Risposta bipartisan all’appello delle scuole paritarie cattoliche
Il coordinamento delle scuole paritarie cattoliche pratesi ha lanciato questa mattina la petizione per chiedere ai presidenti di Camera e Senato il finanziamento integrale dallo Stato per l’inserimento degli alunni disabili
Ero presente ed è stato veramente interessante, la speranza è che tanto impegno diventi un risultato concrerto, tutti noi possiamo fare qualche cosa per risolvere un probrema che NON DOVREBBE ESSERE UN PROBLEMA, dobbiamo combattere per ciò che è palese, un bambino è un bambino con tutte le sue particolarità e tutte da valorizzare e sostenere. In realtà, se fossimo in una società basata sul fututo oggi non dovremmo essere a parlare dei maestri di sostegno per bambini diversamente abili, ma di tecnologie, tra l’altro, già esistenti di sostegno ai maestri di sostegno per valorizzare ancora di più le meravigliose caratteristiche che dietro un bambino apparentemente “diverso” ci sono e capire che proprio Lui/Lei, se gli dessimo la totale possibilità despressione, in tantissime cose sarebbero loro a sostenere noi. In una società inquinata più che dallo smog da milioni di cose superflue, inutili, in prima fila ” l’immagine e l’apparenza” ci dimentichiamo che certi bambini non perdono mai la purezza della semplicità, la gioia della verità e l’entusiamo per le piccole cose. Ho due bambini estremamente normali che vanno alla Scuola Don Bosco di Mezzana, una in 3 e l’altro in prima elementare, l’Alessia ha 23 compagni, Alessandro ne ha 25 e ognuno di loro ha un compagno con il sostegno, ma i miei mambini hanno imparato molto di più da questi 2 compagni, per quanto riguarda i primcipi veri di una vita sata, che da tutto il resto della classe. Mi rattrista molto combattere per un NON PROBLEMA, ma se proprio problema lo dobbiamo chiamare: BENE!, solo ai problemi possiamo trovare soluzioni e NOI tutti insieme le troveremo! Grazie a tutti quei bimbi i quali ci regalano meraviglise sensazioni che nascono da abilità che noi non abbiamo! Caldani Michela.
Ero presente ed è stato veramente interessante, la speranza è che tanto impegno diventi un risultato concrerto, tutti noi possiamo fare qualche cosa per risolvere un probrema che NON DOVREBBE ESSERE UN PROBLEMA, dobbiamo combattere per ciò che è palese, un bambino è un bambino con tutte le sue particolarità e tutte da valorizzare e sostenere. In realtà, se fossimo in una società basata sul fututo oggi non dovremmo essere a parlare dei maestri di sostegno per bambini diversamente abili, ma di tecnologie, tra l’altro, già esistenti di sostegno ai maestri di sostegno per valorizzare ancora di più le meravigliose caratteristiche che dietro un bambino apparentemente “diverso” ci sono e capire che proprio Lui/Lei, se gli dessimo la totale possibilità despressione, in tantissime cose sarebbero loro a sostenere noi. In una società inquinata più che dallo smog da milioni di cose superflue, inutili, in prima fila ” l’immagine e l’apparenza” ci dimentichiamo che certi bambini non perdono mai la purezza della semplicità, la gioia della verità e l’entusiamo per le piccole cose. Ho due bambini estremamente normali che vanno alla Scuola Don Bosco di Mezzana, una in 3 e l’altro in prima elementare, l’Alessia ha 23 compagni, Alessandro ne ha 25 e ognuno di loro ha un compagno con il sostegno, ma i miei mambini hanno imparato molto di più da questi 2 compagni, per quanto riguarda i primcipi veri di una vita sata, che da tutto il resto della classe. Mi rattrista molto combattere per un NON PROBLEMA, ma se proprio problema lo dobbiamo chiamare: BENE!, solo ai problemi possiamo trovare soluzioni e NOI tutti insieme le troveremo! Grazie a tutti quei bimbi i quali ci regalano meraviglise sensazioni che nascono da abilità che noi non abbiamo! Caldani Michela.