1 Marzo 2012

Sequestro beni alla camorra, Carlesi pungola il sindaco: “Da Cenni e dalla giunta nemmeno un commento su questa grave vicenda”


Massimo Carlesi

“Di fronte ai sequestri chiesti dal Procuratore distrettuale antimafia, eseguiti dalla Guardia di finanza e disposti dal Tribunale di Prato, quello stesso Tribunale attaccato a più riprese dalla maggioranza di centrodestra, non ho notizia di plausi e neppure di commenti da parte del sindaco o della giunta comunale”. Lo dice il capogruppo Pd in Comune Massimo Carlesi, aprendo un nuovo fronte polemico nei rapporti già tesi tra maggioranza e minoranza.
“Eppure – insiste il leader dei consiglieri del Pd – la probabile presenza camorristica in città avrebbe richiesto una presa di posizione del sindaco, per esprimere gratitudine agli inquirenti e per invitare i pratesi a tenere alta la guardia. Invece, niente. Silenzio assoluto, a dispetto delle dichiarazioni e dei ringraziamenti, giusti, attribuiti alle forze dell’ordine in altre occasioni. Si dirà che c’è un’indagine in corso. Ma anche negli altri casi, quelli che invece hanno spinto la giunta a esprimersi, c’erano indagini in corso o inchieste sul punto di partenza.
Il silenzio di Roberto Cenni, evidentemente affaccendato in tutte altre faccende, lascia quanto meno perplessi”.
“Lascia perplesso anche me – conclude Carlesi –  pur non essendo abituato a esprimere plausi bensì a lavorare, pur dall’opposizione, a una Prato più sicura. Non a caso abbiamo presentato a prefetto e questore i due ordini del giorno, poi approvati dal Consiglio comunale, nei quali chiediamo una classificazione in fascia più alta, e di conseguenza più uomini e mezzi per le varie forze di polizia, della Prefettura e della Questura. Anche l’approvazione di queste mozioni, tra l’altro, è caduta nel silenzio, senza che dal Palazzo comunale, dove è stata recepita e votata, se ne desse notizia”.

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