19 Ottobre 2013

L’odissea dei derubati, in decine in coda per riconoscere la refurtiva dei ladri: “Ci hanno lasciati in mutande”


C’è chi è stata scippata in pieno centro a Poggio a Caiano, chi è stato derubato da un falso dipendente di Publiacqua e chi mentre era all’ospedale a trovare la mamma malata si è ritrovato con la casa completamente svaligiata. E’ stata presa letteralmente d’assedio questa mattina la Questura da parte di cittadini derubati nel corso degli ultimi giorni o mesi. La loro speranza era quella di trovare all’ufficio reperti delle volanti i preziosi rubati. La polizia di Stato, infatti, da stamani e per tutti i sabato (dalle 10 alle 11) fino al 21 dicembre, consentirà la visione al pubblico di parte della refurtiva sequestrata nell’abitazione di alcuni cittadini georgiani, denunciati per il reato di ricettazione.
“Ci hanno lasciati in mutande – racconta una coppia sulla sessantina di Capalle, in attesa di entrare nell’ufficio reperti – eravamo andati a trovare mia madre all’ospedale e quando siamo tornati a casa ci avevano rubato tutto: gioielli, vestiti, pellicce, scarpe. Si sono dati alla fuga con sacchi pieni di roba e nessuno degli altri condòmini si è accorto di nulla”. Poi ci sono madre e figlia di San Paolo, a cui i ladri hanno svaligiato la casa mentre erano in vacanza (un caso già trattato dal nostro quotidiano on line, Leggi l’articolo). “Con un passepartout – raccontano – hanno aperto la porta blindata e con un flessibile rotto la cassaforte. E nel nostro condominio di San Paolo nel corso dell’estate ben tre famiglie sono state derubate”.
Fra la fila emerge anche la storia della signora Maria Aurora. Lei è stata raggirata da un falso dipendente di Publiacqua: “Mi ha portato via tutto – dice – ero sola in casa e non mi sono accorta del pericolo. Ora spero di ritrovare almeno qualche gioiello di famiglia”. Non solo furti in casa, dicevamo, ma anche scippi. Come quello subìto lo scorso giugno a Poggio a Caiano da una donna. “Camminavo di giorno in pieno centro – spiega – una persona si è avvicinata velocemente da dietro e mi ha strappato la collanina. E’ stato un grande spavento. Non è giusto che ci costringano a vivere nella paura di essere derubati”.

Stefano De Biase

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments