7 Novembre 2013

Gara del gas, perquisizioni nella sede di Estra e Consiag. Ecco gli indagati per turbativa d’asta


Turbativa d’asta e abuso di posizione dominante. Sono i reati contestati ai vertici di Estra, Consiag ed Estra Reti, nell’ambito della gara per la distribuzione del gas promossa dal Comune nel 2010. Stamani la sede del gruppo di via Panziera e alcune abitazioni private sono state perquisite dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria, che hanno sequestrato documentazione cartacea, computer e altro materiale informatico. L’indagine, nata da una denuncia del sindaco Roberto Cenni, vede indagate tre persone: Paolo Abati, attuale direttore generale di Estra, Luciano Baggiani, amministratore unico di Consiag e Paolo Quercioli, rappresentante legale di EstraReti. Le perquisizioni hanno riguardato anche altri funzionari delle società.

L’ipotesi investigativa è che le società partecipate abbiano posto in essere comportamenti ostruzionistici, con la mancata consegna di informazioni utili a compilare il bando, per ritardare a dismisura l’indizione della gara del gas per il solo territorio comunale, che il Comune di Prato aveva deliberato fin dal 2010. Le accuse rappresentano il risvolto penale, con violazioni  ipotizzate anche alle norme comunitarie, per comportamenti già sanzionati nel gennaio 2012 dall’Antirust, che ha condannato Estra Reti Gas e la sua controllante Estra a pagare 276.132 per abuso di posizione dominante.

Ancora sospeso l’iter per la concessione delle reti del gas. Nel giugno 2012 Toscana Energia è risultata vincitrice della gara indetta dal Comune, ma l’aggiudicazione è stata impugnata da Estra. Sarà ora il Consiglio di Stato a doversi esprimere sulla legittimità dell’indizione della gara del gas da parte del Comune di Prato.  Nel ricorso presentato anche dai Comuni di centrosinistra, soci di Estra, si sostiene infatti che il Comune di Prato avrebbe dovuto attendere l’indizione della gara d’ambito e non andare per conto proprio.

L’assessore comunale Filippo Bernocchi commenta così la notizia dell’inchiesta penale: “La magistratura sta facendo bene il proprio lavoro ed è opportuno che sia ristabilità la verità e la giustizia su questa vicenda. Qualora si arrivi a processo, il Comune si costituirà parte civile perchè i cittadini hanno subito un danno, cagionato da chi ha fatto ogni cosa pur di ritardare o non far fare la gara. Da questo bando ci aspettiamo risorse per diverse decine di milioni di euro, tra investimenti sulla rete, introiti per le casse comunali e risparmi in bolletta per i cittadini. Tutto congelato dall’ostruzionismo della partecipata e dai comuni soci di centrosinistra”.

Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Roberto
Roberto
10 anni fa

Mah… Tra comune e Consiag-Estra sarà vera la guerra?