24 Novembre 2013

L’allarme di Donzella: “60 dipendenti del Nuovo Ospedale rischiano il licenziamento”


“Sessanta dipendenti del Nuovo Ospedale potrebbero essere mandati a casa, anche se non sembra certo ci sia un eccesso di dipendenti nel nosocomio”. E’ l’allarme lanciato dal capogruppo dell’Italia dei Valori in Comune a Prato, Aurelio Donzella che questo pomeriggio ha inoltrato una nota stampa. “Quaranta dei lavoratori a rischio – prosegue Donzella – addirittura lavorano in settori vitali e critici, quali il pronto soccorso, l’ area Medica e la terapia intensiva. C’è poco da capire, in Regione mancano i soldi quindi non ci si può permettere di tenere questi 60 precari, anche se la loro funzione è indispensabile. E perchè mancano i soldi? Innanzitutto c’ è stata la costruzione di 4 nuovi ospedali, dei quali, almeno per quanto riguarda il nuovo ospedale di Prato, nessuno ne aveva ravvisato la necessità. Ma non solo. Recentemente, sebbene nel corso della passata legislatura, la Commissione Parlamentare d’Indagine sui disavanzi sanitari regionali, presieduta dall’onorevole Palagiano, Italia dei Valori, ha evidenziato le difficoltà finanziarie della nostra Regione, conseguenti i “buchi” delle ASL di Massa e di Siena. La Commissione esprime anche riserve inerenti la gestione della costruzione dei quattro nuovi ospedali, di Massa, Lucca, Pistoia e Prato, la necessità di costruire di quest’ultimo, non l’ aveva ravvisata nessuno, nessuno aveva mai lamentato le carenze della sanità di Prato, dovute all’ insufficienza muraria dell’ ospedale, anzi ne è stato costruito uno nuovo ma con minore capacità d’ accoglienza”.
Donzella arriva ad un’unica considerazione. “Con quanto son costati 4 ospedali, si potevano creare le strutture sanitarie per i non acuti e potenziare anche dal punto di vista dell’ attrezzatura diagnostica i distretti periferici invece di costruire ospedali “per acuti”, mentre non c’ è dove curare i non acuti – conclude – In buona sostanza, con questi soldi, quanti apparecchi per la Tac si potevano installare anche nei distretti, diminuendo le lunghissime liste d’ attesa che devono patire i cittadini per sottoporsi agli esami?”.

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agostino
agostino
10 anni fa

Verissimo!