Mercoledi sciopero generale di 4 ore contro la legge di stabilità. Cigl, Cisl e Uil: “Meno tasse per lavoratori e pensionati”


“Cambiare la legge di stabilità. Dagli sprechi e dalle rendite, più risorse ai lavoratori e ai pensionati”. Per sostenere queste proposte anche Cgil, Cisl e Uil di Prato promuovono lo sciopero generale di quattro ore, che in Toscana si terrà mercoledi 13 novembre. Nella nostra città ci sarà un presidio dalle 10 alle 12,30 in via Cairoli, davanti alla Prefettura. La protesta riguarderà le prime quattro ore di lavoro (o le ultime quattro per i turnisti) per i seguenti settori: tessili, chimici, meccanici, alimentaristi, trasporto merci, commercio, turismo, servizi, edilizia. Astensione dal lavoro nelle ultime 4 ore per i dipendenti del pubblico impiego.

I sindacati chiedono una decisa modifica della legge di stabilità da parte del governo Letta. Tra le rivendicazioni: meno tasse a lavoratori e pensionati, rivalutazione delle pensioni, stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione e cancellazione delle misure restrittive sul pubblico impiego, tra cui blocco del turn over, rateizzazione del Tfr, taglio lineare sugli straordinari e eliminazione dell’indennità di vacanza contrattuale.
Per aumentare la capacità di acquisto di lavoratori e pensionati, Cgil, Cisl e Uil chiedono di aumentare le detrazioni, rafforzare e rendere strutturale la detassazione del salario di produttività, estendensla al settore pubblico, correggere gli elementi di iniquità della nuova tassazione immobiliare (la Trise).

Per quanto riguarda i pensionati, la richiesta è di correggere gli elementi di iniquità introdotti dalla legge Fornero e ripristinare i meccanismi di indicizzazione delle pensioni antecedenti al 2011, evitando l’erosione progressiva subita in questi anni.
I sindacati indicano al governo anche gli strumenti per reperire le risorse: obbligatorietà dei costi standard per le pubbliche amministrazioni, riduzione del numero delle società pubbliche e degli enti, taglio del numero degli amministratori pubblici a tutti i livelli, innalzamento della tassazione sulle rendite finanziarie, seguendo la media europea, lotta all’evasione fiscale, taglio della spesa pubblica improduttiva e dei costi della politica.

Cgil, Cisl e Uil chiedono anche che venga reso strutturale il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. A Prato le ore autorizzate dall’Inps ad ottobre sono ben tre milioni, ma i pagamenti per i lavoratori sono fermi ad aprile. Nei giorni scorsi è arrivato il nuovo stanziamento di 33 milioni di euro per la Regione Toscana, che assieme ad altri 5 milioni avanzati, permetteranno di coprire le richieste dei cassintegrati toscani fino a giugno 2013.

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