12 Novembre 2013

Operai a nero, condizioni di lavoro disumane e mutui facili: la Chinatown pratese fa scalpore su La7


Un servizio di dieci minuti nel quale si racconta il lato oscuro della Chinatown pratese: dal falso made in Italy, agli operai a nero, ma anche condizioni di lavoro disumane, dichiarazioni dei redditi irrisorie e mutui concessi in banca senza apparenti garanzie. E’ quanto andato in onda ieri sera su La7 nel corso della trasmissione Piazza Pulita, condotta dal giornalista Corrado Formigli, che ha dedicato un focus della puntata al caso Prato. Il servizio a cura di Valentina Petrini, comincia con un giro notturno al Macrolotto di Iolo, dove l’attività nelle aziende cinesi brulica nonostante l’ora. Poi il blitz alle 9 del mattino seguente della municipale in un capannone cinese, dove a fronte di 48 operai si trovano solo due buste paga, dal valore tra l’altro di 268 euro. Una lavoratrice cinese racconta di essere impiegata per “12-13 ore al giorno, per cinque volte alla settimana” e di “non avere ancora riscosso”. Al piano superiore del capannone c’è il dormitorio abusivo fatto di loculi di cartone, persone che dormono ovunque, condizioni disperate dei bagni e della cucina. Il capannone viene sigillato e fra gli operai cinesi è una corsa a portare via tutti gli abiti al più presto.


La concorrenza sleale viene poi raccontata dalla voce di un imprenditore pratese che preferisce restare anonimo e che racconta di “dovere prendere da due anni gocce e pasticche per dormire” e di avere “dal 2008 il terrore delle banche” che a suo dire usano “due pesi e due misure”. La parola poi passa all’assessore Milone che analizza l’inchiesta della Procura sui mutui facili concessi ai cittadini cinesi: con una dichiarazione di 7mila euro un orientale ha ottenuto un finanziamento da ben 396mila euro.


Il focus de La7 è poi proseguito con un collegamento in diretta dal gruppo Vichi, dove alcuni lavoratori hanno raccontato le difficoltà nell’andare avanti nel settore tessile e qualcuno si è pure scagliato contro la politica accusata di “fare solo promesse e non mantenerle”.

Nel link il video del servizio andato in onda su La7

Stefano De Biase

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daniele
daniele
10 anni fa

Ci voleva per caso il servizio de La7 per dire tutto ciò?? Bisognerebbe ascoltare di più i cittadini quando è il momento, non piangere su le lacrime versate!!

Sandro
Sandro
10 anni fa

Interessante il servizio su la 7: si approfondisce tutto tranne il fatto che dei prodotti cinesi mostrati non si chieda chi sia il committente. Gli operai si scagliano contro i politici – tutti applaudono in studio e Grillo vince per interposta persona – ma nessuno racconta che i cinesi di Prato lavorano per le imprese italiane, a prezzi fuori dalle logiche della concorrenza. Bravi, giornalettismo di comodo padronale

DEMAGOGIA
DEMAGOGIA
10 anni fa

Bravo Milone, “sceriffo” sprecato ! Forse presferisce il modello “Lampedusa”.
Milone si e’ costruito questo bello spot elettorale per cominciare la volata per
il posto di sindaco ! Bravo, complimenti per il bel servizio reso a Prato e a tutti
i pratesi: da razzista ottuso e politico fallito si accanisce contro gente che
lavora e con il proprio lavoro contribuisce a portare soldi a Prato da tutta Italia
e tutta Europa. Dopo anni e anni non ha ancora capito che l’ economia pratese
si poggia anche sulla competitivita’ dei prodotti cinesi e che la crisi del tessile
tradizionale pratese non dipende dai confezionisti cinesi, contro i quali si accanisce con retate e perquisizioni in stile nazzista. I cinesi sono una grande
risorsa sprecata nelle mani di un politico grossolano e impreparato che ha
agito sempre e solo in termini di repressione violenta e per personali interessi
elettorali. Vorrei sentire la voce degli altri assessori, che spero non siano tutti della stessa idea.

massimo
massimo
10 anni fa

Dietro gli sciagurati ci son sempre i colletti bianchi.
Si deve scavare sui flussi.di denaro!

Gianni
Gianni
10 anni fa

@demagogia
..quindi i cinesi sfruttati non esistono ?
.. quindi le ditte cinesi pagano regolarmente le tasse e sono a norma con le leggi sulla sicurezza ?
.. quindi non esistono i milioni di euro che se ne vanno verso la Cina ?
.. smetti di farti le seghe mentali con la politica e guarda la realtà .. i cinesi attualmente non sono una risorsa per la città, ma solo per quelli, tra i quali probabilmente ci sei anche tu, che ci fanno affari illegali .. sul fatto che poi, mettendo delle regole, potrebbero diventare una risorsa, quello ci può anche stare .. comunque per tua informazione nazista si scrive con una sola zeta !

agostino
agostino
10 anni fa
massimo
massimo
10 anni fa

Nazzista con due zete… è ancora più nazista, sapevatelo!

Amos
Amos
10 anni fa

Miglior nome non lo poteva trovare il sig.DEMAGOGIA…. Ma non si è accorto che quell enconomia si basa sulla schiavitù. Vergognati

Andrea
Andrea
9 anni fa

E’ già tanto che che demagogia non l’abbia scritta con 2 “g”.