2 Dicembre 2013

Tragedia di via Ciulli: rinvio a giudizio per i 4 indagati


Il gip Silvia Isidori ha accolto la richiesta presentata dal pubblico ministero Lorenzo Gestri, rinviando a giudizio i quattro indagati per la tragedia del sottopasso di via Ciulli, ovvero Lorenzo Frasconi, dirigente del servizio Mobilità e protezione civile del Comune di Prato, Stefano Caldini, all’epoca direttore dei lavori del sottopasso per conto di Italferr, Paolo Berti, dipendente di Trenitalia e Sandro Gensini, direttore di Asm, che dovranno rispondere di omicidio colposo. Nel sottopasso allagato, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2010, morirono tre donne cinesi, annegate all’interno della loro auto. Diversi i profili di responsabilità: Gensini deve rispondere solo del mancato controllo delle pompe idrauliche mentre Frasconi, dopo la richiesta accolta del suo difensore, non dovrà più rispondere delle fasi di progettazione e realizzazione del sottopasso. Secondo la procura, infatti, l’opera non doveva essere realizzata, visto il mancato via libera del Genio Civile. Attualmente il sottopasso è stato sequestrato preventivamente. La prima udienza del processo si terrà il prossimo 11 febbraio.

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