Tragedia Macrolotto, la Funzione pubblica Cgil: “Il sindacato non può entrare in quelle fabbriche. Abbiamo sempre chiesto più risorse per i controlli”


Anche la Funzione Pubblica della Cgil interviene sulla tragedia di via Toscana, rispondendo a quanti avevano accusato i sindacati di non essersi spesi nel contrasto allo sfruttamento dei lavoratori cinesi. “Non è e non può essere il sindacato che può entrare in quei posti di lavoro senza il consenso di quei lavoratori” scrive la Cgil, che ricorda le battaglie compiute negli anni, per ottenere maggiori risorse umane e rinforzi agli organici di forze dell’ordine e  degli uffici periferici dello Stato. “Non abbiamo visto aumentare l’organico degli ispettori Inail (uno era ed uno è rimasto…), ne quelli dell’Inps ( quattro/cinque al massimo) o Direzione Territoriale del Lavoro (una decina con risorse assai risicate..) e numerose migliaia di imprese sul territorio pratese. Non abbiamo visto aumentare l’organico delle forze di polizia né quello del personale della Procura della Repubblica (una ventina di operatori appena) o del Tribunale ( che si “regge” con lavoratori cassaintegrati, volontari, tirocini formativi e servizi civili)” scrive la Funzione Pubblica della Cgil. Di seguito l’intervento integrale del sindacato:

“La Funzione Pubblica Cgil di Prato esprime il suo sentito cordoglio alle famiglie delle vittime del tragico incendio avvenuto il primo dicembre nella nostra città e condivide il dolore di tutta la comunità cinese.
Abbiamo sentito commenti e dichiarazioni di circostanza, qualche osservazione pertinente, molte sciocchezze anche in questa tristissima occasione. Su un aspetto però vogliamo porre nuovamente l’attenzione, come già fatto dalla Camera del Lavoro di Prato: questa purtroppo è stata una tragedia annunciata!
Quattro anni fa organizzammo un convegno dal titolo “Legalità e Lavoro, il ruolo della pubblica amministrazione per la giustizia sociale ed economica” ( Hotel Palace novembre 2009 ) dove tentammo di sostenere la tesi che con più stato efficiente si poteva ottenere più giustizia, più lavoro di qualità, più sicurezza e maggiore prosperità per tutti.
Ovviamente le scelte politiche dei governi, le leggi varate dal parlamento, le azioni amministrative conseguenti sono state di senso contrario, meno servizi, meno controlli, meno addetti, meno risorse, meno pubblico insomma e perciò, più violazioni, più impunità, più evasione, maggiore insicurezza, più povertà.
Non abbiamo visto aumentare l’organico degli ispettori Inail (uno era ed uno è rimasto.. ), ne quelli dell’ Inps ( quattro/cinque al massimo ) o Direzione Territoriale del Lavoro ( una decina con risorse assai risicate..) e numerose migliaia di imprese sul territorio pratese.
Non abbiamo visto aumentare l’organico delle forze di polizia né quello del personale della Procura della Repubblica (una ventina di operatori appena) o del Tribunale ( che si “regge” con lavoratori cassaintegrati, volontari, tirocini formativi e servizi civili..). E’ necessario mettere in connessione le scelte operate in questi anni a livello nazionale e locale, gli interessi prevalenti legati ai profitti, e capire che lì si annida il male da estirpare.
Non vogliamo partecipare alla sterile polemica volta alla ricerca del maggior colpevole (e certamente non è e non può essere il sindacato che non può entrare in quei posti di lavoro senza il consenso di quei lavoratori ..), ma pensiamo che sia necessario partire dall’individuazione di chi ci guadagna da questo contesto di sfruttamento e di illegalità, per avviare quell’opera di bonifica necessaria con urgenza anche nella nostra città.
Riteniamo che sia l’ora di mettere da parte gli slogan e cominciare ad operare seriamente in una direzione altra e diversa. Se vogliamo che queste morti abbiano un senso, bisogna cambiare e rapidamente. E’ con questo spirito che invitiamo tutti i lavoratori ed i cittadini a partecipare all’iniziativa di CGIL CISL E UIL di domani 4 dicembre alle ore 18.30 con ritrovo in Via Pistoiese”.

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