15 Gennaio 2014

Amministrative, il Nuovo Centrodestra mette fretta a Cenni: “Ci dica cosa vuole fare, non possiamo inventare una candidatura all’ultimo minuto”


“Finora siamo stati sostenitori leali e corretti di Cenni e della sua giunta, anche nelle occasioni, e non sono state poche, nelle quali il sostegno derivava più dalla lealtà e responsabilità, che dalla piena condivisione nelle specifiche scelte. Adesso però è indispensabile guardare al futuro e quello che ci appare è un quadro poco chiaro e che ci preoccupa. A tre mesi dalle elezioni ci troviamo in una fase di strana pre-campagna elettorale. Non ci sono né confronti né un bilancio di fine legislatura. I giornali, e vari protagonisti della politica, danno per scontate candidature smentite dagli stessi interessati. Ciò blocca il confronto politico-programmatico. A noi interessa ciò che avviene nel centrodestra, ambito nel quale ci collochiamo con forza, e il nostro obiettivo è impedire che il centrosinistra pratese e regionale riconquisti il nostro Comune, memori dei disastri del passato, dalle scellerate scelte urbanistiche come quella del Parco Prato alla realizzazione di un nuovo Ospedale che, di fatto, ha peggiorato terribilmente l’assistenza sanitaria dei pratesi, dalla gestione delle partecipate fino al lassismo con cui è stato permesso l’avvento dell’illegalità, della immigrazione clandestina con l’inevitabile formarsi del distretto parallelo illegale.
Per tutti questi motivi il nostro primo e naturale interlocutore è Roberto Cenni, ma riteniamo che la conferma della nostra fiducia non possa prescindere da alcuni passaggi politici da svolgersi di fronte alla città, per noi indispensabili, a differenza di quanto manifestato da Forza Italia, dall’Udc e dai Socialisti Riformisti. Riteniamo che sia venuto ormai il tempo di chiarire alcuni punti fondamentali: è necessario che Roberto Cenni esprima chiaramente e in tempi brevi se intende ricandidarsi o meno a sindaco di Prato; nessuno vuole tirarlo per la giacca, ma non possiamo rischiare come centrodestra di trovarci costretti ad inventare una candidatura all’ultimo minuto. Ci attendiamo poi che Cenni, nel caso di una sua ricandidatura, precisi, fermo restando un‘apertura a tutta la città, se intende presentarsi quale esponente civico espresso da una coalizione di centrodestra o quale candidato di una propria lista civica, senza alcun riferimento preferenziale, come alcune sue esternazioni lascerebbero intendere.
In un caso o nell’altro è bene essere chiari: il Nuovo centrodestra è un soggetto che responsabilmente vuol avere pari dignità nei “passaggi politici” e affronterà tutti i vari temi con la propria autonomia di giudizio. Ciò significa che dobbiamo partire dall’analisi dei cinque anni che Cenni ha alle spalle, per valorizzare i risultati ottenuti, comprendere le ragioni delle criticità che sono emerse, per poi da qui far nascere un progetto chiaro di un’idea di città per dare ad un eventuale secondo mandato un ‘impronta forte, non legata ad una gestione quotidiana e occasionale delle questioni amministrative, ma che affronti i punti nodali che caratterizzano il futuro di Prato. In quest’ottica sarà indispensabile dare un nuovo energetico impulso ai rapporti fra Prato e la dimensione europea, cercando di superare le gravi insufficienze che hanno portato il nostro territorio a beneficiare in misura del tutto marginale delle opportunità offerte a livello comunitario. Anche, e soprattutto, in relazione a questa dimensione dei problemi sarà necessario che la Regione sarà necessario che assuma impegni precisi e specifici rispetto alla nostra città, evitando gli annunci ad effetto, dei quali rimane solo uno slogan, ed impegnandosi in modo specifico e mirato sulle sue peculiari emergenze”.

Piero Bardazzi, Carlo La Vigna, Cristina Attucci, Giuseppe Conte, Romeo Padovani, Daniele Palitta, Marco Curcio, Laura Bartolacci, Carlo Bracci, Tommaso Caparrotti, Tommaso Cocci, Elvira Flaviano, Carlo Gori, Massimo Guazzini, Francesco Passoni, Vito Pidone

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Mario
Mario
10 anni fa

mi sembra giusto, anche perchè gli altri sono partiti in tromba