19 Gennaio 2014

Arriva a Prato la nazionale italiana di Lacrosse. E a maggio si cercherà di organizzare in città la coppa Italia di specialità


Il 25 e 26 Gennaio si svolgerà a Prato, città europea dello sport per il 2014, il ritiro della Nazionale Italiana di Lacrosse in vista dei mondiali di Denver. Ospiti del Prato Calcio si alleneranno nel campo sussidiario del Prato e gli allenamenti sono aperti al pubblico. Un’occasione per tutti di venire, conoscere e osservare questo nuovo sport. Sabato 25 l’appuntamento è dalle 13 alle 16 e il giorno successivo dalle 9 alle 12.30.
E’ stata scelta Prato in quanto stiamo cercando di formare una squadra di Lacrosse Maschile (con la possibilità successivamente o in contemporanea di formare anche una squadra femminile) – spiega Alessia Cambi, presidente dell’associazione Freeminds Prato – che al momento sarà la prima, non solo della Toscana, ma anche del centro Italia. Tutti i ragazzi e ragazze a partire dai 14 anni in su interessati sono caldamente invitati a venire. Non c’è limite di età, basta avere la salute, il fisico e naturalmente e la passione”.
E’ desiderio dell’associazione portare il Lacrosse anche nelle scuole di Prato. Per questo motivo invitano a venire a vedere di cosa si tratta tutti gli insegnanti di educazione fisica, con la possibilità in seguito di organizzare nelle scuole una dimostrazione e spiegare ai ragazzi questo nuovo e affascinante sport. Per l’occasione l’associazione dà notizia della collaborazione nata con la Stanford University di Firenze che ha messo a disposizione un giocatore di lacrosse con notevole esperienza anche come allenatore dei più giovani.
In questa prospettiva, se tutto viene confermato, a maggio 2014 si svolgerà a Prato la Coppa Italia Lacrosse, un weekend in cui tutte le squadre maschili e femminili d’Italia si affronteranno. “Un’occasione per la nostra città di essere valorizzata anche attraverso lo sport – conclude Cambi – e sicuramente un evento che porterà lavoro e la possibilità di essere conosciuta anche per la nostra accoglienza e far conoscere anche il nostro patrimonio artistico e culturale”.

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