31 Gennaio 2014

Caso Sgarbi, il consiglio direttivo del Pecci difende il lavoro della commissione esaminatrice


Dopo le polemiche sollevate da Vittorio Sgarbi arrivato in elicottero in fretta e furia ieri in città (Leggi l’articolo) il Consiglio Direttivo del Centro Pecci ribadisce l’opportunità della decisione, condivisa con il Comune di Prato e la Regione Toscana, di ricorrere ad un avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico di direttore. “Non è stata seguita la strada degli accordi nelle segrete stanze – scrivono – ma si è scelto di operare in modo trasparente, ampliando la rosa dei potenziali candidati. La risposta é stata all’altezza delle aspettative, per la quantità dei progetti e la loro qualità. È stata strategica anche la scelta di avvalersi dell’aiuto di una commissione qualificata, composta da professionalità diverse e di grande esperienza, per valutare curricula e progetti, e la loro coerenza rispetto alle richieste contenute nell’avviso pubblico”.
L’ulteriore approfondimento della commissione consente ora al Consiglio Direttivo del Pecci di valutare con maggiori informazioni quale dei candidati sia più adatto per la direzione del Pecci in questa particolare fase, con l’ampliamento degli spazi e lo sviluppo di nuove funzioni. “La scelta di un candidato non significa attribuire agli altri un giudizio di merito inferiore – conclude il consiglio – ma riconoscergli una maggiore corrispondenza rispetto alle attuali esigenze del Centro. Ringraziamo tutti i 38 candidati per l’impegno con cui hanno risposto all’avviso pubblico: è un patrimonio di relazioni che potrà essere prezioso per il futuro e per le tante e molteplici iniziative che la città potrà intraprendere. E ringraziamo la commissione per il lavoro svolto, con serietà e competenza”.

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