29 Gennaio 2014

In manette due usurai: prestavano denaro a imprenditori pratesi con tassi di interesse fino al 330%


Neanche a farlo apposta, il discorso odierno di Papa Francesco contro l’usura sembra calzare a pennello con l’operazione messa a segno dal comando provinciale della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di due strozzini e sequestrato liquidità per circa 150mila euro. A incastrare i due usurai, rispettivamente di 43 e 44 anni, uno residente a Prato e l’altro in provincia di Bologna ma molto attivo nel nostro territorio dove reclutava alcune delle sue vittime, lo squilibrio tra il tenore di vita e reddito dichiarato. Tra le vittime due esercenti pratesi, uno dei quali titolare di un punto vendita in centro storico. In seguito ad alcuni accertamenti, alla fine del 2012 sono scattate le indagini. Il quadro è stato subito chiaro: i due usurai prestavano denaro a imprenditori in crisi, ai quali si faceva credere di fornire un aiuto disinteressato, con l’intento poi di subentrare nelle loro attività commerciali. Inizialmente si trattava di piccoli prestiti con restituzione settimanale degli interessi a tassi che raggiungevano anche il 330%.

Intercettazioni telefoniche e ambientali hanno confermato le ipotesi investigative e i fatti denunciati dalle vittime, che hanno raccontato di aver subito minacce e pressioni. Nei confronti dei due strozzini, entrambi di origini campane e pregiudicati, è scattato un provvedimento di custodia  ai domiciliari.

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