13 Gennaio 2014

Lite urbanistica, Beltrame replica al sindaco Cenni: “Che caduta di stile. E’ stato arrogante e ha detto una serie di sciocchezze”


Prosegue il botta e risposta fra Comune e Provincia sulla questione del piano strutturale e del Ptc. Dopo che il sindaco Cenni ha invitato la Provincia a “non rompere le scatole” e a “pensare al Creaf” (Leggi l’articolo), arriva la replica dell’assessore provinciale Alessio Beltrame. Ecco l’intervento integrale.
“Sindaco Cenni non è una questione di “rottura di scatole” ma di rispetto della legge. E’ arrogante la risposta rilasciata a TvPrato del sindaco in merito al ricorso al Tar promosso dalla Provincia, ricorso che abbiamo dovuto fare per contrastare le previsioni del piano strutturale che cambiano la destinazione d’uso di 4milioni di metri quadri di terreno agricoli, trasformandoli in terreni urbani o riducendo le tutele di aree preziose della piana (le aree intorno alle Cascine di Tavola, quelle fra San Giorgio e Paperino, la zona ovest) e della zona pedecollinare della Calvana. Il sindaco Cenni nell’intervista rilasciata a TV Prato anziché rispondere nel merito tutto quello che ha saputo dire è “non devono rompere le scatole”, con una evidente caduta di stile, ma d’altra parte è lo stesso sindaco che qualche mese fa si è seduto su un water in mondovisione per difendere quella Provincia che oggi attacca. In realtà ha detto anche altro nella sua intervista, una serie di sciocchezze sul concetto di pianificazione urbanistica. Ha detto che le Province “dovrebbe occuparsi solo del coordinamento dei piani dei comuni”(che vuol dire? dove lo ha letto?) e che “i comuni fanno i piani come vogliono loro”. Caro Sindaco, il sistema della pianificazione del territorio e le competenze dei vari livelli di Governo non sono una opinione e nessun ente fa come gli pare, esiste una legge che regola il tutto. Prima di spendere parole avrebbe dovuto documentarsi, e avrebbe scoperto che la legge n°1 del 2005 per il Governo del territorio all’art. 51 comma 5 dice “Gli strumenti di pianificazione dei comuni e gli atti di governo del territorio di ogni altro soggetto pubblico si conformano al piano territoriale di coordinamento”. Ebbene appurato che i Comuni “non possono fare come gli pare”, se fosse andato a leggere gli articoli 12 e 57 del PTC, avrebbe scoperto che le aree classificate ad esclusiva funzione agricola nel PTC sono una “Invariante Strutturale”, perchè rappresentano per il territorio pratese un bene così prezioso da tutelare da non poter essere modificate; quindi la scelta del piano strutturale di modificare 4 milioni di metri quadri di questi terreni verdi portandoli nella funzione urbana o declassandone il valore per metterli a disposizione del prossimo Regolamento urbanistico per possibili edificazioni, è una scelta non solo sbagliata mai llegittima perchè va contro una norma di un piano al quale il PS si deve adeguare. Ecco perchè abbiamo fatto ricorso al Tar: non per rompere le scatole a qualcuno ma per difendere gli interessi del territorio e dei cittadini pratesi che altrimenti vedrebbero ridursi le tutele su aree verdi per una non ben precisata esigenza di sviluppo basata sul consumo di suolo”.

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francesco
francesco
10 anni fa

Le province sono enti inutili e doppioni…abolirle tutte indistintamente!!!!