3 Gennaio 2014

Nasce il Comitato per la riapertura della casa di riposo di via Roma


Nasce il Comitato per la riapertura della casa di riposo di via Roma, che dal 2008 ospita uffici comunali. L’iniziativa è di un gruppo di anziani residenti al Soccorso, che vogliono restituire al complesso costruito nel 1908 l’originaria destinazione. “Faremo un volantinaggio e fisseremo un incontro nel quartiere per raccogliere le adesioni al Comitato. Poi chiederemo un incontro al sindaco” – spiega il portavoce Franco Zaccanti, che spiega: “Il Soccorso fu costruito negli anni Sessanta e sono sempre di più gli anziani non autosufficienti della zona per i quali la vecchia casa di riposo rappresenterebbe una risposta. La struttura consentirebbe di mantenere in vita quei legami familiari e di amicizia che fanno l’ultimo tratto di vita meno doloroso e degno di essere vissuto”  conclude Zaccanti.
L’ “Ospizio di Mendicità” fu costruito e donato alla città dalla Cassa di Risparmio e Depositi di Prato e da un ente promotore formato dai principali notabili pratesi (tra cui Adriano Zarini, il cavaliere Beniamino Forti, Giuseppe Bacci e Luigi Salvi Cristiani). La donazione all’epoca fu subordinata proprio alla destinazione di casa di riposo e all’uso caritatevole. La struttura, che negli anni della guerra fu anche adibita ad ospedale, ha ospitato fino a 130 anziani. Poi nel 2008 il Comune, che avrebbe dovuto spendere ingenti risorse per la messa a norma, decise di cambiare la destinazione e trasferirvi alcuni uffici, tra le proteste dei residenti che raccolsero oltre 300 firme e denunciarono il mancato coinvolgimento dei cittadini nella decisione. Oggi, oltre all’assessorato alle politiche sociali e all’immigrazione, nel complesso ha sede anche la protezione civile.

Subscribe
Notificami
guest
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Ardo dell'Ebe
Ardo dell'Ebe
10 anni fa

forse sarebbe meglio costruire una residenza nuova ed adeguata alle esigenze attuali mi sembra che l’iniziativa giunga fuori tempo massimo.comunque è sempre positivo l’apporto della cittadinanza per cercare di risolvere problematiche purtroppo esistenti

benito
benito
10 anni fa

Diciamo che la ragione sta nel mezzo. Ristrutturare l’ edificio per ospitare degli anziani non autosufficienti avrebbe un costo altissimo. E chi li mette i soldi? E dovrebbe essere privato o pubblico? Meglio farne uno nuovo di sana pianta al limite.