27 Gennaio 2014

Paziente con cotton fioc incastrato nel naso, il caso finisce in Regione: “Si faccia chiarezza”


«Un’interrogazione all’assessore alla sanità Luigi Marroni per fare chiarezza su quanto accaduto al pronto soccorso dell’ospedale di Prato dove un uomo di 80 anni con un cotton fioc incastrato nel naso si è visto rifiutare l’intervento di uno specialista sollecitato perfino dal medico di turno che in assenza di strumenti specifici non ha potuto intervenire». E’ l’annuncio del consigliere regionale Ncd/Più Toscana e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri sul caso del paziente a cui è stata rifiutata la visita nonostante avesse un cotton fioc incastrato nel naso (Leggi l’articolo).
«Se quanto riportato corrispondesse al vero – sottolinea – ci troveremmo di fronte ad una grave situazione. Secondo quanto stabilito dalla corte di Cassazione con sentenza 1236/13 l’urgenza e il relativo obbligo di recarsi subito in ospedale a prestare la propria opera si configurano in termini formali e pertanto il sanitario interpellato non può sindacare a distanza la necessità e l’urgenza della chiamata, affermando che, a suo giudizio, non sussisterebbero i presupposti dell’emergenza. In poche parole la violazione di questo obbligo è rilevante ai sensi dell’articolo 328 del codice penale. Per questo motivo chiedo urgentemente chiarezza di quanto accaduto sia alla direzione generale dell’Asl di Prato che all’assessore alla Sanità, Luigi Marroni, convito che episodi del genere, se realmente accaduti, non aiutino di certo l’ospedale pratese che negli ultimi 3 mesi è finito nell’occhio del ciclone per problemi di natura strutturale senza che mai, finora, sia stata messa in discussione la professionalità e le competenze del suo personale medico».

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