Pezzi di piste ciclabili annunciate senza un progetto complessivo di mobilità, tracciati improvvisati, rotatorie poco sicure per gli utenti deboli della strada: pedoni e ciclisti. È l’accusa che il professor Walter Bernardi e l’ingegner Matteo Tempestini, animatori del network Prato Città in Bicicletta, rivolgono al Comune di Prato. Tra gli esempi citati, c’è la pista ciclabile in via Niccoli, con il nuovo spartitraffico nei pressi della Croce d’Oro.
“Qualcuno ha deciso senza consultare nessuno che ci deve passare una pista ciclabile, suscitando lo sconcerto e le vibrate proteste degli autisti delle ambulanze – scrivono Tempestini e Bernardi – Potevano disegnarla per terra? Troppo facile, i nostri tecnici hanno voluto far vedere che fanno le cose in grande, ci hanno messo uno spartitraffico a cui aggiungeranno in seguito qualche alberello. In questo modo dimostrano che il loro intento è quello di far litigare la Croce d’Oro con le piste ciclabili e con i ciclisti, mettendo in contrasto il mondo del volontariato e quello delle due ruote”.
Altro progetto contestato è il collegamento ciclopedonale tra la stazione di Borgonuovo e il nuovo ospedale, attraverso un collegamento da via Scarlatti. “Invece di fare annunci che non troveranno attuazione, dato che le elezioni comunali sono alle porte – scrivono gli animatori di Prato Città in Bicicletta – il Comune farebbe meglio a far sapere ai cittadini qual è la soluzione che sarà realizzata di qui a pochi mesi per la grande rotonda all’intersezione tra via Suor Niccolina e viale Nam Dihn. Se non è stata progettata a regola d’arte, per garantire la sicurezza anche dei ciclisti provenienti dall’ospedale, sarà l’ennesimo buco nell’acqua, con conseguenze penali a carico dei progettisti, come ha dimostrato un caso recente a Livorno dove l’amministrazione è stata citata in causa dopo un incidente perché la rotonda era pericolosa”.
Con l’obiettivo di “offrire un aiuto ai tecnici comunali”, Tempestini e Bernardi, mostrano nella foto “come va fatta una rotonda sicura anche per bici e pedoni”.
Ecco l’intervento integrale di Prato città in bicicletta (LEGGI L’ARTICOLO)
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