Il trasloco verso Firenze della centrale pratese del 118 può riprendere così come avevamo chiesto la scorsa settimana, a tutela dei lavoratori del servizio come dei fruitori dello stesso. È rilevante anche la considerazione che dobbiamo fare in ordine alle spese già sostenute per il trasferimento a Firenze. Infatti nel computo totale delle spese già sostenute figurano circa 600 ore di lavoro di formazione e affiancamento degli infermieri per il nuovo sistema informatico, nonché 450 ore di lavoro per la costituzione di un cartografico della provincia di Prato da integrare con quello di Firenze. Oltre 31.000 euro già impiegati per il trasferimento delle conoscenze e delle competenze del personale, con la scelta del trasferimento sono stati salvati, o meglio non dispersi. Figurano tra le spese già sostenute anche 17 computer di bordo, 17 telefoni cellulari, l’allestimento di 2 postazioni di ricezione delle chiamate, 17 penne ottiche per relazioni mediche, per un valore di oltre 100.000 euro. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto sia per la difesa degli accordi già sottoscritti con l’ASL di Prato a tutela dei lavoratori coinvolti nel trasferimento, sia per aver salvaguardato l’utilità delle spese già sostenute dalla comunità per il trasferimento verso Firenze. In una fase complicata come l’attuale, in cui la scarsità delle risorse economiche rappresenta il punto di partenza di qualsiasi progetto, aver confermato quell’impegno è di per sé la vittoria del buon senso e del rispetto degli accordi sindacali. Ciò consentirà inoltre di mettere in sicurezza il lavoro e i lavoratori presso la centrale fiorentina, opzione non praticabile nella vecchia centrale pratese.
Occorre adesso utilizzare i prossimi mesi per elaborare con l’ASL e le Associazioni di Volontariato una proposta, utilizzando le risorse economiche risparmiate, che potenzi la risposta del servizio di emergenza sul territorio valorizzando le professionalità recuperate dal trasferimento della centrale operativa.
CGIL – CISL – UIL FP CGIL – CISL FP – UIL FPL
