29 Gennaio 2014

Sabato la consegna del Premio Santo Stefano alle tre aziende vincitrici, con una novità


Quest’anno tra i premiati c’è anche il Premio Santo Stefano. È la particolarità della quarta edizione del riconoscimento che la città di Prato consegna a quelle aziende del distretto, non solo tessile, che si sono contraddistinte per la tenuta e il rilancio del lavoro in modo etico e nel rispetto delle regole.
Grazie all’interessamento del Prefetto Maria Laura Simonetti, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha voluto dare all’iniziativa la medaglia di rappresentanza della presidenza della Repubblica. La speciale onorificenza sarà consegnata sabato prossimo, primo febbraio, all’interno della cerimonia di premiazione dello “Stefanino”, dal Prefetto al vescovo Franco Agostinelli, in rappresentanza del comitato promotore, e a Giovanni Masi, il noto cenciaiolo di Vergaio, ispiratore del premio. “Il Presidente Napolitano ha riconosciuto subito la particolarità di un Premio che valorizza i principi di eticità e solidarietà in un distretto importante come quello pratese”, ha spiegato il Prefetto Simonetti.
Si tratta di una grande soddisfazione per i promotori del Premio – Diocesi, Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato – che questa mattina hanno presentato l’evento di sabato prossimo, durante il quale le tre aziende vincitrici dell’edizione 2013-2014, Apollo spa, Campaioli srl e TT Tecnosistemi, riceveranno gli «Stefanini», realizzati dall’artista pratese Gabriella Furlani.
“Per Prato e per il Premio Santo Stefano è un onore ricevere dal Presidente della Repubblica un tale riconoscimento, è il segno che questa manifestazione va nella direzione giusta”, ha detto il presidente della Camera di Commercio Luca Giusti, che ospiterà presso l’auditorium della sede in via Pelagatti, la cerimonia di premiazione. “Oggi – ha detto Giusti – è quanto mai importante portare a esempio chi lavora bene e fa impresa con successo nella legalità”.
Il vice sindaco Goffredo Borchi ha sottolineato come lo “Stefanino” valorizzi “la funzione sociale del lavoro. Occorre dare speranza – ha aggiunto Borchi – per prima cosa dimostriamo che il distretto ha anche aspetti positivi, inoltre dobbiamo capire che se ognuno ce la mette tutta riusciremo davvero a uscire da questa crisi”.
Secondo il presidente della Provincia Lamberto Gestri “In questi anni troppo spesso si è parlato di Prato in modo negativo, questo premio va in controtendenza. Dobbiamo cambiare l’immagine della città all’esterno, abbiamo prodotti che sono riconosciuti come eccellenze in tutto il mondo e il premio lo dimostra”.
“Questo premio dà un messaggio importante – ha affermato la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Fabia Romagnoli – ed è quello contenuto nel motto: coscienza, conoscenza e innovazione. Sono i pilastri sui quali è giusto costruire un’azienda e a Prato di imprese così ce ne sono tantissime”.
Monsignor Nedo Mannucci, vicario generale della Diocesi, ha voluto evidenziare «l’unitarietà del Premio, che attinge a tutta la nostra tradizione pratese, sui valori fondanti che hanno costruito la città». Per Mannucci questa simbologia “è espressa perfettamente nelle opere di Gabriella Furlani, che intendono mettere al centro il valore morale di chi decide di investire nelle persone creando lavoro”.
Infine, con la sua consueta carica, Giovanni Masi, l’ideatore del Premio Santo Stefano, ha ricordato come alla base della decisione di istituire questa manifestazione ci sia la volontà di parlare di Prato, “non solo nella cronaca nera, è giusto ritrovarsi per raccontare l’esperienza di coloro che con coraggio continuano a investire per il bene della città e lo fanno con creatività”.
La consegna dei premi avverrà all’interno di una cerimonia in programma questo sabato, primo febbraio, presso l’auditorium della Camera di Commercio a partire dalle 10,30. A consegnare gli “Stefanini” ai titolari delle tre aziende saranno il vescovo Franco Agostinelli, il sindaco Roberto Cenni, il presidente della Provincia Lamberto Gestri, il presidente della Camera di Commercio Luca Giusti e la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Fabia Romagnoli, in rappresentanza degli enti promotori della manifestazione. Altra particolarità di questa edizione riguarda il dialogo multimediale tra i dipendenti delle imprese vincitrici con i loro titolari, attraverso la proiezione di video. Questo proprio per sottolineare che a vincere il Premio Santo Stefano è tutta l’azienda nel suo complesso.
Non sarà presente, a causa di impegni istituzionali, l’ospite annunciato della cerimonia, il Ministro per la coesione territoriale Carlo Trigilia, che comunque invierà un videomessaggio contenente una sua riflessione su Prato.
La cerimonia è condotta da Giulia Ghizzani, volto di Tv Prato. E sul sito web dell’emittente televisiva cittadina (www.tvrprato.it) sarà possibile seguire la diretta in streaming.
La realizzazione dei premi è stata affidata all’artista pratese Gabriella Furlani, già autrice delle statuette della seconda edizione. Si tratta di vere e proprie opere d’arte, pezzi unici in pietra, bronzo e plexiglas, dove campeggia la scritta: “coscienza, conoscenza e innovazione”, le tre parole che rappresentano il motto dello Stefanino”.
“Ho voluto far dialogare tra loro un materiale antico e uno di uso contemporaneo, – spiega la Furlani – proprio per significare il passaggio tra passato e presente, e poi – aggiunge – c’è l’immagine di Santo Stefano, e una parte dorata, appunto perché il premio si chiama anche “Stefanino d’oro”. Le tre componenti, pur legate assieme in modo armonico, secondo l’artista rappresentano comunque la fatica dell’unitarietà, “è un significato al quale tengo molto – conclude la Furlani – perché sappiamo tutti quanto sia difficile lavorare in modo etico e solidale”.
Le opere della prima edizione furono di Vincenzo Gennaro e lo scorso anno dello scultore Enrico Savelli.

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