26 Gennaio 2014

Sequestro preventivo Keller, la rabbia dei titolari: “Siamo basiti, si sentono sceriffi al tempo del Far West”


Il giorno dopo il controllo di Questura e vigili del fuoco e il sequestro preventivo del locale in attesa delle decisioni della magistratura (Leggi l’articolo), i titolari del Keller Platz affidano a Facebook il loro sfogo, pubblicando al contempo una galleria fotografica per fare capire come, secondo loro, fosse tutto in regola. “Vogliamo che tutto sia trasparente e alla luce del sole – scrivono – questa è l’Italia che impedisce di lavorare, ostacola la libera imprenditoria, mette in pericolo posti di lavoro. La chiusura riguarda le norme in materia di sicurezza e la loro interpretazione lasciata ai pubblici ufficiali anziché essere chiara e uguale per tutti. Questo è il trattamento che viene riservato a chi lavora, paga le tasse, cerca di creare lavoro e lavorare senza violare le leggi. L’Italia è ormai un paese in preda alla pazzia, alla schizofrenia, all’incompetenza, alla faziosità delle corporazioni e dei potenti. Quanto dovremo ancora sopportare? Siamo basiti, e come noi tutte le persone che hanno visto l’ignobile scena ieri sera”.
Poi arriva l’attacco diretto alla forze dell’ordine. “Si sentono degli sceriffi al tempo del far west – concludono – e usano il loro potere non per migliorare la nostra società, ma per punire. Vergogna e nel frattempo la criminalità e il disagio dilagano, gli extracomunitari non vengono né puniti né aiutati ad integrarsi e ad essere parte migliorativa delle nostre società come accade in moltissimi altri paesi. Ricordiamo a tutti che fra contratti a tempo indeterminato, apprendisti, contratti a chiamata, amministratori e segretarie il Keller dà lavoro a circa 20 persone. Per non parlare dell’indotto sui fornitori, sulle band che vengono pagate dietro presentazione di regolare fattura, della Siae pagata mensilmente, delle opportunità di scambi commerciali e visibilità che il Keller offre. Queste sono le aziende che vengono perseguitate e perché? Questa volta non si parla neanche più di schiamazzi. Tirate voi le conclusioni”.

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Giannetto Fanelli
Giannetto Fanelli
10 anni fa

Capisco la rabbia, ma leggendo il verbale allegato alla notizia precedente (è normale pubblicare su internet i verbali?) leggo che nella serata in questione c’erano 320 persone, (il permesso provvisorio era per 200) in un ambiente che non è proprio grande come lo stadio Olimpico e che tra l’altro somministra birra pure buona…
Leggo che i lavori richiesti non erano stati effettuati…
E se quella sera invece del controllo delle autorità si fosse fatto male qualcuno, cosa sarebbe successo?
Un po’ di prudenza in più, a volte, serve più di tante recriminazioni.

Manuele
Manuele
10 anni fa

@ Giannetto Fanelli

Hai ragione, ma quasi tutti i locali operano nelle condizioni del Keller o anche peggio !!

E’ quindi molto strana e poco comprensibile questa solerte attenzione solo verso quel locale !!

locale !!

mario
mario
10 anni fa

chissà se qualche pezzo grosso abita in zona

fuerte apache
fuerte apache
10 anni fa

se ho capito bene “sequestro preventivo” significa che c e il rischio che non riapra???

Manuele
Manuele
10 anni fa

@ Mario

Come lo hai capito ??

Bruno Banchini
Bruno Banchini
10 anni fa

…i nota(b)i(li) di Prato vogliono trasformare la città in un dormitorio fantasma…sicuramente una bella cartolina per il turismo che non c’è, un centro storico mesto di giorno e lugubre la sera.
La desolazione sarà il manifesto e il silenzio sarà rotto solo dal rombo degli aerei che vireranno su Prato mentre Firenze apparecchia e sorride

david
david
10 anni fa

“anche io NOTAI abitanti troppo suscettibili in zona”

Il Keller è uno dei pochi locali pratesi conosciuti fuori da Prato.

Sull’eccesso di persone all’interno del locale … non va bene, ma evitiamo di farlo chiudere!