Ventisette camicie bianche, una schiera di capolavori sartoriali, testimonianza silenziosa di vent’anni di genialità creativa e progettuale. A Prato arriva “La camicia bianca secondo me”, la mostra dedicata a Gianfranco Ferré, una delle figure più significative della moda internazionale. Organza, raso, tulle, sete e cotoni, e poi fotografie, bozzetti, pubblicità caratterizzano il percorso pensato per valorizzare il capo di abbigliamento simbolo del segno stilistico dello stilista architetto. Una operazione originale, prima in Italia, che ha richiamato a Prato l’attenzione dei giornalisti ed esperti di moda da tutta Italia e dall’Europa. Ad organizzarla la Fondazione Museo del Tessuto insieme con la Fondaizone Gianfranco Ferrè, curata da Daniela Degl’Innocenti.
L’apertura al pubblico è fissata per domani: nelle intenzioni degli organizzatori c’è la grande valorizzazione del Made in Italy e del genio creativo italiano, in un percorso, per Prato, che vede la moda come uno dei mezzi di più grande comunicazione del patrimonio del distretto. La mostra resta aperta fino al 15 giugno. Tanti gli eventi e le attività collaterali che si svolgeranno in questi mesi; una sezione particolare sarà quella didattica, dedicata all’alta formazione nel settore moda, design, architettura e arti applicate.