3 Febbraio 2014

Bosi: “Sgarbi boomerang per Cenni. Al centrodestra non resta che candidare a sindaco il critico d’arte”


“Nella vicenda del museo Pecci sono apparse in modo evidente l’incertezza e la contraddittorietà del lavoro portato avanti dal sindaco Cenni. Al Centrodestra pratese non rimane a questo punto che offrire a Sgarbi la candidatura a sindaco per le prossime elezioni amministrative sperando così di ricucire il rapporto interrotto col critico d’arte e magari provare a superare in questo modo le proprie, numerose, divisioni interne”. E’ il commento del segretario del Pd pratese Gabriele Bosi al caso Sgarbi, prima escluso, poi auto-eslusosi dalla lista dei papabili alla direzione del Museo Pecci. Bosi accusa il sindaco di aver concepito la nomina del direttore del Pecci come uno spot mediatico-elettorale, che si è poi trasformato in un boomerang. Di seguito, ecco l’intyervento integrale di Bosi:

“Le ultime dichiarazioni di Vittorio Sgarbi, il quale minaccia di trascinare in tribunale la commissione che doveva giudicarlo e sostiene che il Museo Pecci non sia più degno della sua persona, rappresentano il triste epilogo di un teatrino mediatico, il cui allestimento grava tutto sulle spalle di questa Amministrazione comunale. In questa vicenda sono apparse in modo evidente l’incertezza e la contraddittorietà del lavoro portato avanti dal Sindaco Cenni, che del Pecci è anche Presidente del Cda, il quale da una parte condivide con la Regione l’organizzazione di un bando pubblico per la scelta del Direttore, dall’altra promuove pubblicamente un candidato che in questi giorni ha pesantemente delegittimato il ruolo di quella stessa commissione. Si tratta della stessa contraddittorietà che ha caratterizzato questa Giunta nell’azione di governo di tutta la città”.

“L’errore è stato quello di concepire la nomina del direttore del Pecci come uno spot mediatico pre-elettorale- prosegue Bosi –  che si è poi trasformato in un boomerang contro la stessa Amministrazione, regalando un palcoscenico  gratuito a chi in questi giorni non ha lesinato insulti al Museo Pecci e alla sua commissione giudicante, con grande imbarazzo e danno d’immagine non solo per le nostre istituzioni culturali cittadine, ma per tutta la città e i pratesi. E’ la conseguenza del portare avanti una politica fatta di spot senza contenuto, con l’idea che basti puntare sulla notorietà televisiva per risolvere i problemi della nostra città”.

“Al Museo Pecci servono risorse, non insulti – aggiunge il segretario – serve un piano strategico di rilancio a livello nazionale e regionale, non spot di dubbio gusto; serve una politica di riconnessione con la città, specie col suo Centro storico, non conferenze stampa con tanto di elicottero; alla commissione deve essere conferita totale autonomia nella scelta del curriculum migliore, senza interferenze da parte della politica. Tutte condizioni che questa Amministrazione non ha saputo realizzare. Al Centrodestra pratese non rimane a questo punto che offrire a Sgarbi la candidatura a Sindaco per le prossime elezioni amministrative – conclude Gabriele Bosi – sperando così di ricucire il rapporto interrotto col critico d’arte e magari provare a superare in questo modo le proprie, numerose, divisioni interne”.

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Gimax
Gimax
10 anni fa

Dopo Biffoni ci manca solo un altro pagliaccio candidato a sindaco!