9 Febbraio 2014

Centrale 118, intervengono anche gli onorevoli del Partito Democratico: “Confusione immensa. Giusta preoccupazione dei cittadini”


Sulla questione del 118 toscano con una nota congiunta intervengono gli onorevoli del Partito Democratico Matteo Biffoni, Edoardo Fanucci, Antonello Giacomelli e Bini.
“Il riordino delle Centrali operative del 118 da parte della Regione – spiegano – sta generando una confusione immensa e una più che legittima preoccupazione da parte dei cittadini. Stiamo parlando di un servizio della massima rilevanza, in grado di incidere nella vita quotidiana di migliaia di persone. Occorre approfondire meglio la vicenda, piuttosto che compiere scelte sbagliate e dettate da un’eccessiva fretta. Nel piano previsto dalla Regione Toscana, si parla di tre centrali operative come punto di arrivo, un obiettivo a cui giungere attraverso un percorso di transizione con il termine per gli accorpamenti previsto a ottobre 2014. Abbiamo ancora alcuni mesi per compiere la scelta migliore: decisioni così importanti obbligano ad una riflessione attenta e ad un’analisi seria di tutte le variabili in campo”.
“Lascia francamente perplessi – continuano i quattro deputati – l’opportunità di accorpare Prato con Firenze, città con un territorio molto vasto e il più alto numero di abitanti. Su questo, siamo d’accordo con le istituzioni locali e i consiglieri regionali: un accorpamento fra le centrali di Prato, Pistoia ed Empoli ci sembrerebbe più ragionevole, perché consentirebbe di dare vita ad un bacino di utenti omogeneo, in grado di garantire servizi migliori ed efficienti. I bacini di utenza definiti dalla commissione nominata dalla Regione stessa rischiano di non essere rispettati, sbilanciando eccessivamente l’asse verso la sede fiorentina, che in questo modo sarebbe gravata di un peso eccessivo e difficile da gestire. La centrale operativa di Pistoia risponde alle normative sulla sicurezza e sarebbe pronta, da subito, ad accogliere le centrali operative limitrofe. Chiediamo alla Regione di adottare scelte sulla base di criteri oggettivi, di coinvolgere nella discussione le Istituzioni, i medici e gli operatori del settore e, se necessario, di ripensare le decisioni assunte fino a questo momento”. “Sono ormai mesi che vediamo un atteggiamento che, con un eufemismo, potremmo definire poco chiaro da parte della Regione. Prima, contrariamente a quanto stabilito dalla normativa regionale, si sono investite risorse pubbliche per la nuova centrale di Firenze quando era chiaro in termini di legge che solo le centrali che già rispondevano ai criteri a Dicembre 2012 potevano essere oggetto della scelta. Chi ha deciso di investire queste risorse? In base a quale logica? Poi si è deciso di passare transitoriamente a 6 e nel frattempo si fanno scelte che continuano ad andare nella direzione di un accorpamento con Firenze bypassando la commissione, le istituzioni, gli operatori ed il volontariato. Ci sembra un modo poco serio e trasparente di procedere e continueremo a denunciarlo con forza”, concludono Biffoni, Bini, Fanucci e Giacomelli.

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