L’ospedale è stato inaugurato da quattro mesi, ma le imprese che hanno lavorato per costruirlo hanno lasciato debiti ovunque, soprattutto tra gli albergatori che hanno ospitato per mesi gli operai. Alcune ditte – come Save e Cat – sono fallite; altre, come la Tecnogroup si rimpallano con la concessionaria Co.Sat la responsabilità dei pagamenti. A denunciare la situazione sono tre piccoli albergatori di Agliana (Hotel Richard), Montale (Hotel Cochino) e Quarrata (Alberghino) che devono riscuotere diverse migliaia di euro.
“Da gennaio ad ottobre scorso abbiamo dato ospitalità a una ventina di operai che lavoravano alla costruzione del nuovo ospedale – spiega Roberto Giosuè, dell’Hotel Richard -. Dobbiamo ancora riscuotere gli ultimi tre mesi per un totale di 26 mila euro, di cui 20 mila dalla Tecnogroup, e 6 mila dalla Biundo, un’altra impresa subappaltatrice di Co.Sat”.
“Altri albergatori pratesi che non erano stati pagati da Save e Cat, poi fallite, ci avevano messo in guardia (tra gli alberghi creditori ci sarebbero gli hotel Giardino, Toscana e Roma, ndr). Ma, vista la crisi – prosegue Giosuè – avevamo deciso di prendere comunque il lavoro, pur a prezzi bassi, per non tenere le stanze vuote. Fino a luglio le fatture emesse alle ditte subappaltatrici ci sono state pagate da Co.Sat. Ma ora che i lavori sono finiti e gli operai non hanno più bisogno di noi, hanno smesso di pagarci”. “La nostra è una piccola attività che dà lavoro a tre famiglie; così ci vengono a mancare cifre importanti e la beffa è che abbiamo dovuto pagare le spese: bollette, servizi di lavanderia; l’Iva e le tasse per le fatture non incassate. A dicembre non siamo rusciti a saldare la Tares: purtroppo dobbiamo decidere se pagare dipendenti e fornitori oppure le tasse”.
D.Z.
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