24 Febbraio 2014

Meno burocrazia, sconti sugli oneri e incentivi sulle riqualificazioni: il nuovo regolamento edilizio strizza l’occhio al rilancio del settore


Semplificazione, snellimento amministrativo e incentivi alla riqualificazione. In più anche una lunga serie di “sconti” sugli oneri di urbanizzazione e di “bonus” per le attività produttive e per le famiglie. Sono questi i capisaldi che stanno alla base del nuovo regolamento edilizio del Comune, che approderà in consiglio comunale giovedì prossimo (27 febbraio) per la discussione e l’approvazione definitiva. Dopo l’approvazione del piano strutturale, questo è il secondo importante strumento urbanistico realizzato dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di dare una spinta alla ripresa dell’edilizia e dell’economia connessa al settore. Una serie di provvedimenti e linee guida che, calcoli alla mano,  si tradurrebbero in circa 2 milioni di introiti in meno per le casse comunali, se come punto di partenza si considerano le tariffe finora vigenti: una cifra che il Comune ha deciso di investire sul territorio per dare nuova linfa ad un settore in forte crisi. «E’ il secondo importante strumento di programmazione e governo del territorio che viene emanato da questa giunta, segno della grande efficienza degli uffici comunali e anche della capacità di indirizzo degli organi politici che hanno guidato queste scelte – afferma l’assessore all’urbanistica del Comune, Gianni Cenni – Siamo inoltre i primi in Toscana a recepire le indicazioni dell’Anci regionale sull’uniformità dei termini tecnici, un elemento molto importante per gli addetti ai lavori. In questo modo definizioni e parametri non cambieranno ad esempio tra Prato, Montemurlo e Poggio a Caiano». Molte le novità introdotte nel regolamento, a partire da una procedura guidata per la redazione e l’invio on-line, tramite posta elettronica certificata, delle segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA, l’ex DIA). Passando alle indicazioni pratiche, da segnalare la grande attenzione posta al  recupero dei sottotetti, per farne dei volumi abitabili a tutti gli effetti: per incentivare l’applicazione delle normativa esistente, finora scarsamente applicata, gli oneri da versare si limiteranno al 40% dell’intervento, cioè meno della metà della superficie interessata. Così ad esempio chi ha il problema del figlio che si sposa e che non può permettersi di acquistare o affittare una nuova casa potrà realizzare nel sottotetto altri locali abitabili, con il doppio vantaggio, nel lungo periodo, di avere i familiari vicino durante il periodo più critico dell’anzianità. Inoltre verranno aumentati in generale gli incentivi economici e di carattere edilizio che arrivano fino alla riduzione del 70% degli oneri relativi all’urbanizzazione secondaria (servizi come asili, impianti sportivi, scuole, centri culturali e chiese), che si può sommare ad un aumento del 5% di bonus volumetrico e che viene raddoppiato al 10% per le attività d’impresa. Le tariffe su ristrutturazioni edilizie, sostituzioni e ampliamenti saranno abbattute del 20%. Sul fronte del risparmio energetico e della qualità ambientale, in caso di  progetti che assicurino una copertura del fabbisogno energetico superiore al 30% attraverso fonti di energia rinnovabile, il bonus della superficie o del volume è stato elevato fino al 5%. Lo stesso premio volumetrico del 5% può essere applicato all’ampliamento di edifici esistenti per la qualità dell’intervento in termini di risparmio energetico.  Le fideiussioni a garanzia sono state ridotte dall’1,30 all’1,10 dell’importo delle opere e ci sarà poi la possibilità di rateizzazione gli oneri, suddividendone il p agamento in sei rate mensili: «In un momento di difficoltà economica e di contrazione come quello attuale è importante agire con lungimiranza e mettere in campo strumenti che servono non solo per il presente, ma anche per il futuro – aggiunge il presidente di commissione urbanistica Emanuele Berselli – Abbiamo appunto lavorato in prospettiva per dotare il nuovo Regolamento edilizio di strumenti urbanistici all’avanguardia ed efficienti che sapranno assecondare la ripresa del settore e del lavoro nel momento in cui avverrà. Non ci faremo insomma trovare impreparati. Chi ha tempo non aspetti tempo». Il Regolamento edilizio recepisce anche alcune buone pratiche che il Comune di Prato aveva già avviato per snellire le procedure burocratiche: con ottimi risultati era già partita infatti la sperimentazione della pre-istruttoria delle pratiche edilizie, in cui in sostanza un front office specializzato del Comune  fa risparmiare tempo e soldi ai cittadini ponendosi al loro fianco per dare una prima valutazione degli interventi proposti, in modo da evitare fraintendimenti successivi delle normative o eventuali lacune. Sempre con l’obiettivo della semplificazione, il Comune svolge già l’attività di “permission management”,  una funzione di coordinamento dei complessi problemi tecnici connessi al permesso edilizio, fra tutti gli attori chiamati in causa, siano essi interni o esterni al Comune: (urbanizzazione, ambiente, mobilità, patrimonio, Asl, vigili del fuoco, sovrintendenza, Arpat ecc.). Da anni inoltre il Comune si è dotato di uno sportello unico per l’edilizia e le attività produttive. Già dal 2012 attraverso il sito web del Comune e dello sportello unico è possibile per cittadini ed aziende trasmettere on-line vari atti, tra cui la dichiarazione di conformità degli impianti e le attività di edilizia libera, come manutenzioni straordinarie ed ordinarie.

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