4 Febbraio 2014

Nuovo ospedale, respinto il ricorso dei residenti di via Ciulli, che lamentavano un eccesso di rumore


Il Tribunale di Prato ha dichiarato inammissibile il ricorso per accertamento tecnico preventivo presentato da alcuni residenti di Via Ciulli, che lamentavano l’eccessivo rumore prodotto dal nuovo ospedale. I residenti avevano chiesto al Tribunale la nomina di un consulente tecnico d’ufficio con il compito di accertare la causa e la fonte del rumore generato da alcuni locali del nuovo ospedale di Prato, per determinare eventuali responsabilità e la misura dei danni subiti. Il Tribunale ha accolto le eccezioni formulate dall’avvocato dell’ASL 4, Paolo Federigi e dall’avvocato del Concessionario SA.T. Spa, Andrea Grazzini ed ha rilevato nel ricorso la mancanza dei necessari presupposti in fatto e diritto occorrenti per poter apprezzare la fondatezza di quanto dichiarato. Ha inoltre condannato i ricorrenti al rimborso ad entrambe le parti ( ASL e SA.T) delle spese di giudizio liquidate in 2mila euro ciascuna. Soddisfazione per la decisione del Tribunale è stata espressa dalla Direzione aziendale dell’ASL 4, da sempre convinta della legittimità e liceità del proprio operato. Alla luce del nuovo provvedimento del Tribunale è stata dato mandato all’ufficio legale dell’Azienda Sanitaria di intraprendere nei confronti degli stessi residenti di via Ciulli anche un’azione di responsabilità civile finalizzata ad ottenere il risarcimento del danno all’immagine riferita alla questione del rumore. Nei confronti dei residenti di Via Ciulli è stata già presentata una formale denuncia-querela in merito alla questione dei fumi provenienti dal nuovo ospedale.

Subscribe
Notificami
guest
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
pisolo
pisolo
10 anni fa

Ci farei dormire per qualche notte nelle abitazioni dei cittadini che hanno fatto ricorso coloro i quali in virtu’ del loro ruolo hanno respinto il ricorso stesso eppoi gli sottoporrei di nuovo il problema ! Tu lo vedi come lo accettano!

Daniele Rovai
Daniele Rovai
10 anni fa

Incredibile. Il giudice in sostanza ha detto che la richiesta non conteneva la quantificazione del danno se si fosse attestato che le caldaie erano fuori norma. Cioè dovevano dire quanto volevano di risarcimento….invece queste persone, proprio perchè non vogliono assolutamente danneggiare l’ospedale, hanno richiesto un arbitrato – 3 tecnici che valutino e 1 giudice che decida. Sono stati onesti. Se quantificavano in soldoni quanto volevano per il dolo allora andava bene! Ci rendiamo conto! E la ASL grida vittoria! Dopo che l’ARPAT li ha multati perchè il problema rumore c’era! Che schifo