4 Febbraio 2014

Sorpresa durante il blitz in una confezione cinese: il capannone utilizzato solo come dormitorio


Una ditta aveva otto operai, tutti regolari in Italia. La seconda azienda, non attiva, era divenuta un dormitorio, dove soggiornavano 11 cittadini cinesi, di cui due clandestini. In entrambi i capannoni, a poca distanza uno dall’altro, erano presenti soppalchi in cartongesso e condizioni igieniche precarie. E’ quanto scoperto ieri mattina a Tavola dalla squadra interforze, che ha controllato due aziende cinesi di confezioni. Nella prima fabbrica sono state sequestrate 30 macchine da cucire. La locataria del secondo capannone, una 37enne cinese assente al momento del controllo sarò denunciata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per le violazioni in materia urbanistica legate agli abusi edilizi. Contestazioni di tipo penale, queste ultime, a cui dovrà risponedere anche la titolare della prima ditta: una 26 enne cinese. Gli agenti hanno sequestrato anche una bombola di gas utilizzata per alimentare una cucina di fortuna.

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