12 Febbraio 2014

Trasferimento 118, Majno: “Folle rimanere a Prato: occorreva mettere il motore di una Ferrari a una 500 scalcagnata” – Video


È arrivata alle 10.40, esattamente dieci minuti dopo lo switch off da parte della Telecom, la prima telefonata di emergenza partita dal territorio pratese verso la nuova centrale operativa del 118 di Lungarno Santa Rosa a Firenze. Il passaggio è avvenuto senza intoppi (LEGGI L’ARTICOLO). Per i cittadini cambia poco: il numero di emergenza sanitaria resta il 118. Le telefonate provenienti da Prato arrivano alla centrale di Firenze, dove i due operatori pratesi poresenti per ciascun turno ricevono le indicazioni dai richiedenti aiuto e fanno partire i soccorsi.

Al momento le comunicazioni tra la centrale e le ambulanze avvengono via radio e via telefono. La Asl ha pronti 17 computer di bordo che permetteranno la geolocalizzazione delle ambulanze e comunicazioni informatizzate. Strumentazioni che finora le associazioni di volontariato, contrarie al metodo utilizzato da Regione e Asl per il trasferimento a Firenze, hanno rifiutato di installare.

Il direttore della Asl Majno spiega che la centrale al Misericordia e Dolce, che resta in funzione solo per gestire i trasferimenti ordinari dei pazienti, presentava problemi tecnici – frequenti black out elettrici, malfunzionamento dei server, errata indicazione delle mappe sui sofware di gestione – che rendevano non più procrastinabile un trasferimento.

“Soprattutto dopo l’entrata in funzione del nuovo ospedale – spiega il direttore generale Edoardo Majno – la vecchia centrale operativa al Misericordia e Dolce era sostanzialmente l’unica realtà contenuta in questa grandissima volumetria. Unica e piccola, però bisognosa (come qualsiasi sistema ad alta tecnologia e sicurezza) di garanzie di continuità elettrica, per mantenere le quali sarebbero stati necessari impegni sproporzionati non solo da un punto di vista economico, ma anche rispetto alla vetustà del sistema. Sarebbe stato come mettere il motore di una Ferrari a una Cinquecento scalcagnata, una cosa folle” conclude Majno, che ribadisce come il trasferimento del 118 a Firenze sia una scelta temporanea, in attesa della decisione definitiva nell’ambito del riassetto regionale. Nei prossimi mesi le centrali operative del 118 in Toscana passeranno da 12 a 6, per poi giungere a tre, una per area vasta, entro il 2016.

 

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