31 Marzo 2014

Anche l’Arpat protagonista dei controlli nelle aziende pratesi contro illegalità ed evasione fiscale


Maggiori controlli contro economia illegale ed evasione, a Prato nel 2014 scenderà in campo anche l’Arpat, che collaborerà con il gruppo interforze in 30 controlli su aziende tessili del nostro territorio:a deciderlo la Giunta regionale, con l’approvazione di un piano speciale da 211 mila euro che prevede controlli ambientali in tutta la Toscana mirati su quattro settori della filiera rifiuti, ovvero industrie tessili, rottami, vivaismo e trasporto di rifiuti liquidi su gomma. Protagonisti gli ispettori dell’Arpat preseterebbero la loro professionalistà ai controlli ambientali, con un occhio al nero e al sommerso. “La Regione – ha detto il presidente Enrico Rossi commentando la delibera – si muove in favore dell’economia sana e di chi rispetta le leggi, e ha il dovere di ascoltare la rabbia fortissima che c’è nel mondo dell’impresa per una situazione che la penalizza fortemente. Per questo la giunta darà un indirizzo specifico ad Asl e Arpat affinché i controlli si orientino contro l’economia illegale”.
Si parte con il personale già in forza all’agenzia, riorientandone l’attività e giocando di squadra con le Asl: poco meno di 90 sono i controlli sulle industrie dei quattro settori che l’Arpat ha messo nel conto di dispiegare da qui alla fine dell’anno.
Ma il progetto prevede in un secondo tempo anche l’assunzione, con un contratto per tre anni, di altri cinque tecnici. In questo modo l’attività di controllo crescerà ulteriormente.

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