20 Marzo 2014

Appello dei proprietari del Keller per la riapertura del locale: “Non riusciamo a pagare più gli stipendi”


Da un mese e mezzo i proprietari del Keller Platz hanno presentato al Tribunale di Prato una richiesta di dissequestro del ristorante pizzeria interno al locale senza però ottenere alcuna risposta. L’immobile di via Migliorati, infatti, ha a ancora i sigilli dal 24 gennaio scorso, da quando vigili del fuoco e poliziotti della Questura lo hanno sottoposto a sequestro. La misura preventiva dunque non è stata revocata incidendo pesantemente sul giro d’affari dell’impresa che avrebbe calcolato di aver perso circa 200mila euro di incassi tra coperti e duemila buoni Groupon già venduti e non riscossi. A rischiare adesso sono i lavoratori – quindici dipendenti più quelli a chiamata – che non sanno quando potranno tornare a riscuotere lo stipendio. “Uno di loro si è già licenziato perché non sosteneva economicamente questa pausa – fa sapere Fulvio Notari, titolare – gli altri si stanno un po’ arrangiando, in attesa che si sblocchi la situazione”.

La questione è più spinosa di quello che sembra. Secondo l’autorità giudiziaria che ha disposto il sequestro del locale, la struttura dovrebbe avere un’uscita di sicurezza dal lato opposto all’ingresso per far defluire le persone nel caso in cui scoppi un incendio in cucina, come prevede la normativa sulle imprese che fanno spettacolo. E’ proprio su questo punto che si basa il ricorso dei titolari del Keller, i quali ritengono di aver subito un’ingiustizia distinguendo tra locali di spettacolo e locali dove l’intrattenimento è accessorio all’attività di ristorazione come nel caso specifico, dato che in via Migliorati non si paga un biglietto di ingresso né una maggiorazione sulle consumazioni per assistere alla musica dal vivo. I due imprenditori si sono dimostrati comunque disponibili a realizzare un’ulteriore uscita di sicurezza pur di sbloccare la situazione, ma la buona volontà si è scontrata con il mancato consenso delle proprietà confinanti – una privata abitazione e la Pubblica assistenza – che non hanno acconsentito nonostante all’associazione di volontariato sia stata offerta una contropartita economica che comprende anche la donazione di un’ambulanza. “Ribadisco che noi siamo disponibili a qualsiasi tipo di lavoro che metta in sicurezza il nostro locale più di quanto per noi lo sia adesso – continua Notari – la concessione da parte della Pubblica assistenza dell’apertura di una porta sul loro cortile ci tranquillizzerebbe e tranquillizzerebbe le istituzioni che su di noi vigilano”.

Oltre al danno la beffa. Proprio ieri, infatti, l’impresa di via Migliorati ha ricevuto notizia di essersi aggiudicata la gara per l’affidamento dal 1° aprile del servizio mensa agli studenti universitari del Pin a cui i titolari del Keller potrebbero trovarsi costretti a dover rinunciare se la struttura non verrà riaperta a breve.

 

 

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Galceti
Galceti
10 anni fa

La burocrazia in Italia uccide più della crisi….

Luka Sposy
Luka Sposy
10 anni fa

Il signor Notari mente sapendo di mentire. Per il concerto di Bobo Rondelli lo scorso novembre chiedevano 15 euro SENZA consumazione. Oltretutto quando ci sono performance dal vivo particolarmente remunerative ti fanno entrare solo se la consumazione è obbligatoria (alzi la mano chi non ricorda i timbrini sulle mani per uscire a fumare!).
E dovrei anche aggiungere la differenza di prezzo tra una birra consumata al tavolo nel contesto di una cena ed una presa al bancone. Tutto questo OVVIAMENTE durante i concerti.

Alessandro
Alessandro
10 anni fa

Caro signor Luca stai a casa tua a vedere la tv che nn costa nulla… L impresa e fatta x guadagnare e nn x fare beneficenza, comunque quando uno in Italia si impegna x fare impresa assume persone da lavoro… Si cerca di distruggere tutto. !! Invece di rompere le palle a questo bel locale vadono a controllare davvero dove c’è bisogno e vera illegalità con tutti sti cinesi che vivono senza regole e nn danno niente al nostro paese !!!

DDT
DDT
10 anni fa

Che si paga qualcosa l ho sentito dire anche io, ma vorrei sapere che cosa cambia se il locale fa spettacolo o no, se l’uscita ci vuole e rende il locale a norma cosa importa se per entrare pago il biglietto o no…ma dimenticavo che siamo in Italia e la confusione la fa da padrone…

-_-
-_-
10 anni fa

Il keller per anni ha ospitato fior di eventi ma con una formula anomala enon riscontrata in nessun altro del genere, quanto scritto da Luka è vero per esperienza personale, mi ricordo l’uso di pass per uscire..i timbri..cose che solo le associazioni e club fanno..con la differenza che pagai 15 euro facendo la fila..per entrare mezzora dopo l’inizio spettacolo..senza consumazione..Alessandro l’impresa è fatta per guadagnare ma sono anni che al Keller è stato concesso di tutto e di più a guadagno..il sospetto che si siano lacerate le conoscenze che hanno permesso l’ascesa inarrestabile c’è..Notari non lo dichiara apertamente ma saprà senz’altro che “l’accanimento” non è un fulmine a ciel sereno altrimenti sarebbe un offesa alla sua intelligenza.Il fare impresa così distrugge tutto e non è questione di bellezza del locale, è uno scudo che non regge per quanto si possa essere affezionati clienti penserei a quelli occasionali che a mio avviso si sono sentiti beffati..specie per chi si ricorda della “vecchia guardia” in piazza del mercato nuovo che non abusava dei suoi clienti durante gli eventi, non meravigliamoci se alcuni non si muovono a compassione a queste dichiarazioni.