4 Marzo 2014

Boom di iscritti al Buzzi e al Livi, ora mancano le aule: ecco i numeri degli studenti per il prossimo anno scolastico


Tutta “colpa” di quel boom di nuovi nati nell’anno 2000. Sono loro, i ragazzi del nuovo millennio, che a settembre si affacceranno alla prima classe delle superiori: in totale circa 300 in più rispetto al passato, nella provincia di Prato. E così, se gli studenti crescono, adesso davvero le classi non bastano più: e già si pensa a ristrutturazioni e trasferimenti. Succede al Buzzi, dove i numeri degli iscritti al primo anno per settembre (le iscrizioni si sono chiuse lo scorso 28 febbraio) sfiorano i 450 – 61 in più rispetto al boom di due anni fa, ben 83 in più dello scorso anno; e al Livi, dove a fronte di 4 quinte liceo che escono, entrano almeno 10 classi prime.
Al Buzzi il preside Serniotti già annuncia “ristrutturazioni e lavori di adeguamento, di concerto con la Provincia”, che dovrebbero consentire di ottenere gli spazi adeguati per le 3 classi in più che andrebbero a formarsi (un totale di 19 classi prime, mai così tante da anni nonostante la crisi del tessile); mentre al Livi la situazione è più complessa. Con la presidenza Regoli infatti le iscrizioni al liceo di via Marini sono cresciute tornando ai livelli d’oro, e così a fronte di 4 classi quinte che si diplomeranno a giugno, saranno più del doppio (10, ma forse anche 11 tenendo conto degli alunni portatori di handicap) le classi prime che si andranno a formare, proseguendo un trend in crescita da tempo. “Abbiamo in ponte un incontro con la Provincia”, spiega Regoli: “Avremo bisogno di trovare ulteriori nuovi spazi”. Anche perché al liceo artistico di Montemurlo, sempre con presidenza Regoli, si parla di 105 studenti e 6 o 7 prime, a fronte di 5 quinte che si diplomano.
In crescita, ma a livelli più contenuti, anche le iscrizioni al liceo Copernico. Con circa 315 iscritti, per settembre si prospettano circa 5 classi al linguistico e 7 allo scientifico: rispetto allo scorso anno si formerebbe dunque una prima in più al linguistico, ma la situazione tra le classi in uscita (12) e quelle in entrata (12) andrebbe in pareggio senza creare dunque particolari problemi di spazi “anche perché forse per qualcuna delle classi intermedie – preannuncia il preside Stefano Gestri – non è escluso l’accorpamento, viste le bocciature e qualche abbandono nel corso degli anni”.
Stazionaria la situazione al Marconi, che conferma 5 classi prime con 98 iscritti, e al Datini, che da delibera del consiglio d’istituto aveva annunciato non più di 10 classi all’alberghiero e 2 al grafico pubblicitario. “E così è stato”, conferma il preside Santagati. “Abbiamo avuto 270 nuovi iscritti, in linea con le aspettative. Abbiamo accolto tutti i ragazzi iscritti dalla terza media: faremo una cernita su quelli che, bocciati a giugno da un’altra scuola, chiederanno di iscriversi qui da noi”.
All’appello ufficiale dei numeri manca ancora qualche scuola, tra cui Dagomari, Gramsci-Keynes e il liceo Cicognini-Rodari: in quest’ultima scuola il preside, fuori sede, annuncia qualche altro giorno di tempo per ultimare i conteggi.

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