5 Marzo 2014

Crisi del lavoro, a Prato assunzioni in calo del 28% rispetto all’anno precedente. Ecco le professionalità più ricercate


C’è ancora il segno meno sulle previsioni occupazionali per il primo trimestre 2014 nel territorio di Prato registrate dall’indagine Excelsior, realizzata con Unioncamere e il Ministero del lavoro. Un segno numericamente scoraggiante, che però si accompagna alla richiesta di figure più specializzate, che fa quindi pensare a una strutturazione in vista di una possibile ripresa.

Sul territorio di Prato i contratti attivati in complesso nel primo trimestre dell’anno dovrebbero essere circa 810, il 28% in meno rispetto agli oltre 1.120 dello stesso trimestre dell’anno precedente. Così come accade a livello nazionale, risultano in diminuzione sia le assunzioni dirette effettuate dalle imprese (-32%) sia i contratti atipici (-18%), questi ultimi però con un calo meno marcato rispetto alle assunzioni.

In questo trimestre il 65% dei contratti attivati nella provincia riguarderà assunzioni dirette di lavoratori dipendenti (520 unità) e il 35% (290 unità) sarà relativo a contratti atipici.

“Il mondo del lavoro sta attraversando un momento di grande difficoltà: le incertezze sull’andamento del mercato e quelle normative legate alla situazione politica rendono le imprese molto caute nel fare nuove assunzioni, dal momento che non hanno chiarezza sul contesto nel quale andranno ad operare – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato – La maggiore richiesta di personale specializzato e con un titolo di studio almeno superiore fa pensare che siano delle imprese che anche in questo contesto difficile, ci siano aziende che stanno cercando di strutturarsi meglio, per prepararsi a nuove sfide. Anche i dati sulla demografia imprenditoriale da poco pubblicati ci segnalano una sostanziale tenuta del sistema, ma sono necessari interventi importanti a breve per il rilancio dell’occupazione”.

Da quanto emerge dall’indagine, il 53% delle assunzioni di lavoratori dipendenti interesserà il settore industriale e delle costruzioni; nel 56% dei casi saranno rivolte a candidati in possesso di una esperienza lavorativa nello stesso settore. Le 520 assunzioni programmate in provincia di Prato nel 1° trimestre del 2014 riguarderanno una quarantina di laureati, 320 diplomati, una cinquantina di figure in possesso della qualifica professionale e 110 profili ai quali non verrà richiesta una preparazione scolastica specifica.

La quota dei laureati e diplomati nel loro insieme è dunque pari al 69% del totale (valore nettamente al di sopra di quello medio regionale, pari al 58%), oltre 2 punti in più rispetto al trimestre precedente.

Guardando, più in dettaglio, alle singole figure professionali, le cinque professioni più richieste concentrano il 67% delle assunzioni totali previste. Al primo posto figurano gli operai specializzati e i conduttori di impianti dell’industria tessile e dell’abbigliamento, con 160 assunzioni programmate (che nella totalità dei casi saranno “a termine”), seguite da addetti alla gestione dei magazzini e spedizionieri, commessi e personale per attività commerciali, personale di segreteria e infine cuochi e camerieri.

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