C’è ancora il segno meno sulle previsioni occupazionali per il primo trimestre 2014 nel territorio di Prato registrate dall’indagine Excelsior, realizzata con Unioncamere e il Ministero del lavoro. Un segno numericamente scoraggiante, che però si accompagna alla richiesta di figure più specializzate, che fa quindi pensare a una strutturazione in vista di una possibile ripresa.
Sul territorio di Prato i contratti attivati in complesso nel primo trimestre dell’anno dovrebbero essere circa 810, il 28% in meno rispetto agli oltre 1.120 dello stesso trimestre dell’anno precedente. Così come accade a livello nazionale, risultano in diminuzione sia le assunzioni dirette effettuate dalle imprese (-32%) sia i contratti atipici (-18%), questi ultimi però con un calo meno marcato rispetto alle assunzioni.
In questo trimestre il 65% dei contratti attivati nella provincia riguarderà assunzioni dirette di lavoratori dipendenti (520 unità) e il 35% (290 unità) sarà relativo a contratti atipici.
“Il mondo del lavoro sta attraversando un momento di grande difficoltà: le incertezze sull’andamento del mercato e quelle normative legate alla situazione politica rendono le imprese molto caute nel fare nuove assunzioni, dal momento che non hanno chiarezza sul contesto nel quale andranno ad operare – commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato – La maggiore richiesta di personale specializzato e con un titolo di studio almeno superiore fa pensare che siano delle imprese che anche in questo contesto difficile, ci siano aziende che stanno cercando di strutturarsi meglio, per prepararsi a nuove sfide. Anche i dati sulla demografia imprenditoriale da poco pubblicati ci segnalano una sostanziale tenuta del sistema, ma sono necessari interventi importanti a breve per il rilancio dell’occupazione”.
Da quanto emerge dall’indagine, il 53% delle assunzioni di lavoratori dipendenti interesserà il settore industriale e delle costruzioni; nel 56% dei casi saranno rivolte a candidati in possesso di una esperienza lavorativa nello stesso settore. Le 520 assunzioni programmate in provincia di Prato nel 1° trimestre del 2014 riguarderanno una quarantina di laureati, 320 diplomati, una cinquantina di figure in possesso della qualifica professionale e 110 profili ai quali non verrà richiesta una preparazione scolastica specifica.
La quota dei laureati e diplomati nel loro insieme è dunque pari al 69% del totale (valore nettamente al di sopra di quello medio regionale, pari al 58%), oltre 2 punti in più rispetto al trimestre precedente.
Guardando, più in dettaglio, alle singole figure professionali, le cinque professioni più richieste concentrano il 67% delle assunzioni totali previste. Al primo posto figurano gli operai specializzati e i conduttori di impianti dell’industria tessile e dell’abbigliamento, con 160 assunzioni programmate (che nella totalità dei casi saranno “a termine”), seguite da addetti alla gestione dei magazzini e spedizionieri, commessi e personale per attività commerciali, personale di segreteria e infine cuochi e camerieri.