25 Marzo 2014

Inaugurato il nuovo anno accademico al PIN: la ricerca genera un milione di euro, ma gli studenti sono in calo


Cinque facoltà, 23 laboratori, 140 imprese coinvolte nei progetti di ricerca e di formazione e 10 bandi europei vinti negli ultimi tre anni. È per questo, probabilmente, che il rettore dell’Università di Firenze, Alberto Tesi, parla del Polo di Prato come un modello di decentramento da prendere ad esempio al livello nazionale. Anche se, per quest’anno, gli studenti sono in leggero calo: 1053 gli iscritti quest’anno, a fronte di oltre 1150 dello scorso. Questa mattina, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico nella sede di piazza Ciardi, il rettore ha annunciato anche il rinnovo della convenzione triennale tra l’Università e il PIN, il consorzio che supporta le attività didattiche e scientifiche del Polo Universitario di Prato. E il Pin, il presidente Fioravanti ci tiene a sottolinearlo, va ad approvare un bilancio 2013 in attivo: nonostante l’ingente riduzione dei contributi pubblici, infatti, la forte iniziativa sviluppata nei settori di ricerca e alta formazione ha contribuito a determinare ricavi, tanto che, nel triennio 2011-2013, si è raccolto quasi un milione di euro, poi reinvestito nelle stesse attività di ricerca. Nonostante il bilancio in positivo, non solo quello economico, ancora la sono diverse le cose che mancano al Polo pratese. In primis i servizi per gli studenti: il 31 marzo scade la convenzione con il Betti per la mensa universitaria: con il Comune e l’azienda al diritto universitario si sta provvedendo alla ricerca di un fondo in centro storico: la mensa definitiva sarà pronta – è l’auspicio – per il prossimo anno accademico.

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