16 Marzo 2014

La delusione dei volontari dell’ospedale: “Ci costringono a pagare il ticket per la sosta”


Una lettera inviata all’assessore regionale Luigi Marroni per segnalargli il curioso caso del parcheggio a pagamento del nuovo ospedale. A scriverla è Fabio Baldi, presidente del Centro per i diritti del malato, che a nome di tutti i volontari del Santo Stefano sottolinea come stoni il fatto che chi fa volontariato sia costretto pure a pagare il parcheggio. E così chiede di rivedere la situazione proprio in vista del vertice in regione di domani (Leggi l’articolo).
“Dalla prossima settimana – si legge nella lettera – i cittadini volontari che “lavorano” in ospedale (gratuitamente ) per i bambini in regime di ricovero, per le donne colpite dal tumore, per gli anziani, per i donatori di sangue, per la tutela dei cittadini, forse dovranno pagare il ticket per il parcheggio per fare attività di volontariato per conto del servizio sanitario territoriale. Non so e non mi sono informato di come questo fatto sia stato governato nelle altre realtà della nostra regione. Comunque, in vista dell’incontro previsto per domani faccio appello a tutela e nell’interesse dei cittadini volontari impegnati quotidianamente al servizio degli utenti ospedalieri, affinchè questi possano usufruire del parcheggio esentato da ticket nella fascia oraria in cui prestano servizio”.

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cristina
cristina
10 anni fa

ma chi va’ all’ospedale non mette la macchina in sosta perche’ va’ ad uno spettacolo , divertente , paghiamo il tiket per andare a vedere le sofferenze delle persone a noi care , e’ uno schifo !!!!!

-_-
-_-
10 anni fa

se è così una cosa più schifosa non c’è

massimo
massimo
10 anni fa

Se si fermano i volontari sono cavoli amari per tutti.

pisolo
pisolo
10 anni fa

Cari cittadini che protestate a ragion veduta per il pagamento di un parcheggio ospedaliero vi dico che avremmo dovuto protestare molto prima e cioè quando all’insaputa della stragrande maggioranza dei cittadini hanno rottamato un ospedale che era di proprieta’ della citta’ per dotarci di un nosocomio, per non chiamarlo col suo vero nome, che è stato costruito con finanziamenti privati e come tale prevalentemente in mano a societa’ private, le quali se ne infischiano delle firme
e degli appelli del sindaco pechè lo scopo principale è quello di trarre profitto da cio’ che hanno finanziato per rientrare nelle spese.Quindi le proteste lasciano il tempo che trovano.