Lingua cinese nelle scuole, Marinozzi (FDI): “Non è così che si facilità l’integrazione”


“Non è l’insegnamento del cinese nelle scuole a facilitare l’integrazione semmai il conoscere e rispettare la nostra cultura e la nostra lingua”. Così il portavoce provinciale di “Fratelli d’Italia”, Maurizio Marinozzi, commenta la proposta lanciata da Matteo Biffoni, candidato del centrosinistra a sindaco di Prato, nel corso del settimanale di attualità di Tv Prato “Parliamoci chiaro” (Leggere l’articolo).
“La convinzione di Biffoni che l’insegnamento della lingua cinese nelle scuole fin dai primi anni, serva a facilitare l’integrazione della comunità cinese presente a Prato, evidenzia una linea politica ideologica, superficiale oltre che essere paradossale. Ed è la stessa linea che la sinistra ha seguito dalla fine degli anni ’80 ad oggi, con i risultati che tutti conosciamo” afferma Marinozzi, che aggiunge: “Biffoni non è, quindi, il nuovo che avanza ma semmai il rappresentante di una vecchia ideologia incapace di apprendere dagli errori commessi nel passato. Noi, al contrario, siamo convinti che l’integrazione parta dalla volontà di chi arriva nel nostro paese di conoscerne e rispettarne la cultura e la lingua è il primo passo, certamente quello più importante” conclude Marinozzi.

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pisolo
pisolo
10 anni fa

Marinozzi il conoscere e rispettare la nostra cultura è un’indicazione scontata. Imparare il cinese a scuola non mi sembra sciocca come cosa visto che i cinesi nel mondo sono miliardi e come tale la loro lingua è parlata da miliardi di persone. Per il futuro non mi sembra una conoscenza banale.

Aziz
Aziz
10 anni fa

Io a casa mia devo imparare il cinese? Sono loro gli ospiti,che lo imparino loro.E poi tanto anche se lo insegni “non capile”Signor gioco del Monopoli,è l’ora di finirla di pensare agli altri,grazie a voi e alle vostre politiche,ci avete fatto invadere da stranieri senza arte ne parte .

giannetto malespini
giannetto malespini
10 anni fa

Aziz ha ragione da vendere- Il ‘pisolo’ non sa che la lingua piu’ parlata al mondo e’ l’inglese,seguita dallo spagnolo.La proposta Biffoni e’ ridicola,e dimostra il livello mentale dello studioso del ‘monopoli’ Con lui sindaco Prato avra’ un futuro luminoso, e fara’ sicuramente un grande balzo culturale…va’ia’va’ia va’ia….

max2
max2
10 anni fa

Questa idea poteva venire solo a uno come Biffoni. (secondo me il suo cognome non è Biffoni ma Buffoni)

nina
nina
10 anni fa

non trovo una buona idea di insegnare il cinese nelle scuole,loro sono venuti in italia e devono cercare di imparare l’italiano ,e io se andro’ in cina cerchero’ di imparare la loro lingua,

Maurizio
Maurizio
10 anni fa

Signor Pisolo, la conoscenza ed il rispetto della nostra cultura, oltreché delle nostre leggi, da parte della comunità cinese a Prato, non mi sembra sia una indicazione così scontata, visto quanto accaduto in questi ultimi 25 anni. E questo proprio perché le amministrazioni comunali da Martini al 2009, hanno agito come sappiamo. Se avessero conosciuto un minimo la storia millenaria della Cina, avrebbero capito la loro scarsa propensione ad integrarsi.