27 Marzo 2014

Riccardo Mazzoni presenta un’interrogazione al ministro della Giustizia


Il senatore pratese Riccardo Mazzoni ha presentato un’interrogazione al Ministro della Giustizia nella quale chiede che venga esaminata la situazione della giustizia pratese, con il tribunale a rischio paralisi per la cronica carenza di personale. Di seguito il testo dell’interrogazione:
Premesso che:
la città di Prato affronta ormai da molti anni una vera e propria emergenza giudiziaria, a causa della grave inadeguatezza degli organici del Tribunale e della Procura della Repubblica;
questa emergenza è ampiamente dimostrata dall´enorme divario fra la situazione di una città che per numero di abitanti è la terza del centro Italia e il personale in organico;
Prato si colloca in Toscana agli ultimi posti per dotazione degli uffici giudiziari; da un’analisi comparativa a livello nazionale emerge che non esiste nessuna città con un numero di abitanti superiore alle 150.000 unità e con un contenzioso assimilabile che abbia un organico così insufficiente;
il presidente del Tribunale e il procuratore della Repubblica, insieme alle istituzioni locali, hanno più volte richiamato l´attenzione dei Ministri Guardasigilli che si sono succeduti negli ultimi dieci anni e del Consiglio superiore della magistratura sulla gravità della situazione;
in queste condizioni diventa difficilissimo, se non impossibile amministrare la giustizia in una città come Prato, che vive una situazione assolutamente eccezionale per la presenza di migliaia di clandestini, visto che c’è il rischio concreto di arrivare alla paralisi dell’attività giudiziaria, con il congelamento dei ruoli e il conseguente rinvio di centinaia di processi civili e penali;
la giunta distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati si riunirà il prossimo 10 aprile nel Palazzo di giustizia di Prato proprio per denunciare le carenze di organico sia dei magistrati che del personale amministrativo al Tribunale di Prato, e questo è l’ennesimo tentativo che viene fatto dai magistrati di Prato per risolvere l’annosa questione delle scoperture di organico in Tribunale;
l’attuale presidente facente funzione Ettore Nicotra ha annunciato di voler scrivere al Consiglio superiore della magistratura per sollecitare la nomina del nuovo presidente del Tribunale e chiedere l’applicazione a Prato di un magistrato distrettuale;
dall’ultima programmazione risulta che su una pianta organica di 20 magistrati (già di per sé insufficienti allo smaltimento delle pendenze) sono in servizio effettivo solo 15 oltre al Presidente Facente Funzioni ed al Giudice della sezione lavoro. Ad aprile un giudice verrà trasferito al Tribunale dei minori di Firenze, mentre il capo della sezione penale aspetta la decisione del Csm che lo ha proposto per Firenze. Con queste due partenze resterebbero ad occuparsi del penale solo due giudici a tempo pieno e un altro diviso con la sezione lavoro;
quanto al personale amministrativo su una pianta organica di 63 (già inadeguata al carico di lavoro) risultano in servizio effettivo 48;
anche la situazione del personale in servizio all’Ufficio Unico Notificazioni Esecuzioni e Protesti è ormai divenuta insostenibile. In totale le assenze nel mese di agosto 2013 sono state di sei unità di personale. A settembre sono stati trasferiti definitivamente senza essere in alcun modo sostituiti tre funzionari e un Ufficiale giudiziario. Il personale in queste condizioni – nonostante l’impegno e l’abnegazione profusi quotidianamente – non è più in grado di svolgere le attività di ufficio ed è sottoposto a continue lamentele da parte dell’utenza;
proprio al Tribunale di Prato vi è il gravoso primato in Italia per maggior numero di procedure di rilascio di immobile per numero di abitanti. Altrettanto gravoso è il numero di pignoramenti e notificazioni connessi alla particolare situazione economica locale. Eppure l’attuale scopertura di organico èpre i funzionari del 43,5% e per gli Ufficiali giudiziari del 45%;
il rischio ulteriore è quello che, considerato il livello inaccettabile di fatica e di tensione che la situazione lavorativa attuale genera ai dipendenti Unep sono probabili per il futuro ulteriori richieste di trasferimento per altre sedi, fatto questo che determinerebbe la paralisi completa di tutte le attività;
il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Prato ha condiviso le preoccupazioni del coordinatore dell’Ufficio Unep di Prato in ordine alla possibilità dell’Ufficio di adempiere correttamente alle funzioni allo stesso preposte, “non comprendendosi le ragioni che continuano a negare ai nostri Uffici giudiziari un adeguato ed indispensabile supporto di organico per far fronte alle esigenze del Tribunale di Prato” e ha deliberato di rappresentare alle istituzioni “il grave stato di inadeguatezza tanto dell’organico dell’Ufficio Unep quanto di quello degli altri Uffici di cancelleria”;
in Procura, dopo lunghi anni di scopertura di organico, recentemente la situazione è migliorata, ma presto il procuratore capo dovrebbe andare in pensione e un pm sarà trasferito in altra sede;
chiedo di sapere
come si intenda scongiurare il rischio di paralisi della giustizia a Prato e in quali tempi il Ministero intenda porre fine a questa situazione insostenibile con il completamento degli organici del Tribunale e della Procura di Prato.

Sen. Riccardo Mazzoni (Forza Italia)

 

 

 

 

Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
pisolo
pisolo
10 anni fa

A me piacerebbe fare un interrogazione ai cittadini pratesi per conoscerne l’opinione a proposito del salto della quaglia di Mazzoni che dal PSI, partito alleato nelle giunte di cemntrosinistra con il PCI, ritrova nel campo dell’anticomunismo piu’ viscerale, oggi che tra l’altro il comunismo è morto e sepolto e per giunta a recitare il ruolo di paladino delle ragioni del cavalier Silvio Berlusconi della cui integerrimita’ nessuno ha alcun dubbio.Vorrei sapere dai pratesi se sono contenti di essere rappresentati da un siffatto esempio di coerenza politica, di limpidezza intellettuale e di vigore ideologico.Capire se si vuole essere guidati da poltiici coerenti o se ci vanno bene tutti trasformisti e non è antecededente e prioritario rispetto all’efficienza tecnica della burocrazia e dei servizi,di cui nessuno nega l’importanza