“Il Consiglio Direttivo del Centro Luigi Pecci, fatta l’analisi dei candidati, visti gli obiettivi prefissati del bando, si riserva di comunicare il nominativo del nuovo direttore dopo aver espletato le formalità amministrative e contrattuali relative all’incarico”. E’ quanto recita uno scarno comunicato stampa del Museo Pecci. In pratica, dopo aver sostenuto una serie di colloqui con i candidati, il cda riunitosi oggi ha stilato una graduatoria ristretta di nominativi, che saranno contattati nei prossimi giorni per valutare la loro disponibilità ad accettare tutte le norme del contratto che legherà il nuovo direttore al Pecci per i prossimi tre anni. Tra i “papabili” non figura il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, che quindi dopo le polemiche dei mesi scorsi, vede svanire la possibilità di ottenere l’incarico.
“La candidatura di Vittorio Sgarbi è un capitolo chiuso da tempo ed è stato lui stesso a comunicare la sua indisponibilità” – afferma il sindaco Roberto Cenni riferendosi alla lettera ricevuta dal noto critico d’arte, dopo la pubblicazione della notizia della sua esclusione da parte della commissione esaminatrice.
Sgarbi aveva poi fatto richiesta di accesso agli atti e aveva ricevuto la risposta di Cenni, in qualità di presidente del Museo Pecci, che gli comunicava di essere stato al contrario ritenuto ammissibile da parte della commissione. Sgarbi a quel punto aveva tenuto una conferenza stampa a Prato per far sapere di essere ancora in corsa, ma al sindaco non sono arrivate altre comunicazioni ufficiali sulla sua disponibilità ad assumere la direzione del Pecci.
D.Z.
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