Anticipando il grande evento americano, previsto per il prossimo 8 maggio, il network Prato Città in Bicicletta ha indetto per giovedi 17 aprile 2014 il primo Bike To Work ufficiale. Tutti i cittadini sono invitati per un giorno a lasciare a casa l’automobile per recarsi sul posto di lavoro in bicicletta. “Vogliamo per un giorno far si che a Prato si respiri un po’ di più un aria salutare e la bicicletta è un modo per iniziare a migliorare non solo quell’aria che respiriamo, ma anche la mobilità pratese” affermano gli organizzatori. “Muoversi più intelligente può far avvicinare la nostra città ai modelli delle nuove smartcity, città che si evolvono con particolare attenzione all’ambiente e alle nuove tecnologie”. Con questa iniziativa si vuole presentare una forma di mobilità più sostenibile, specie nelle ore di punta in cui il 90% del traffico è generato da auto spesso con una persona a bordo.
“Contiamo sul passaparola di tutti” aggiungono gli organizzatori che hanno elaborato e diffuso l’evento soprattutto attraverso i social network. Sarà possibile raccontare la propria esperienza di bike to work tramite l’hashtag #biketoworkprato su Twitter o Instagram, mentre la pagina facebook è la seguente: https://www.facebook.com/events/284262201739684/. E’ possibile anche scrivere la propria esperienza della giornata all’indirizzo e-mail pratoinbicicletta@googlegroups.com. Ulteriori informazioni sul blog www.pratociclabili.com
I ladri sono avvertiti….
Con tutto il mio sconforto devo dare ragione a Gabrio ho una bicicletta anni 40 che non oso posteggiare perche’ sparirebbe nel giro di una voltata di testa figuriamoci in 6 ore di lavoro!!!!!!! l intenzione l ho sempre avuta ho viaggiato km in campeggio con quella bici ma non qui a prato dove ti fregano anche le mutande stese ad asciugare!!!!!!!!!!potrei uscire dopo il lavoro con la bici ma con un catetere perche’ se mi scappa la pipi’mentre faccio i miei bisogni la bici sparisce e nanche la ritrovano…….io so solo che scannerei tana gente se non fosse eticamente e umanamente sbagliato…..ma continiuamo ad essere romantici mentre il mondo ci frega d altro canto e’ la nostra prerogativa l Italiano e’ romantico oltr che nullafacente