2 Aprile 2014

Autostrade revoca i telepass gratuiti alla Misericordia: ambulanze e mezzi per il trasporto sociale dovranno fermarsi al casello


Anche sei ambulanze della Misericordia centrale di Prato e 30 volontari parteciperanno domani, 3 aprile, a Roma in piazza Montecitorio alla manifestazione di protesta per contestare la decisione di Autostrade per l’Italia di disdire a partire da maggio l’accordo che prevedeva la fornitura di telepass esenti dal pagamento in comodato d’uso gratuito. Dal prossimo mese ambulanze e mezzi di trasporto sociale dovranno fermarsi ai caselli autostradali e “giustificare” la natura del servizio svolto a società Autostrade per l’Italia. Il risultato è che i viaggi effettuati per trasporto sanitario, anche con un veicolo di soccorso di una pubblica assistenza Anpas o Misericordia, non vengono considerati impegnati nell’espletamento del relativo servizio e quindi andrà pagato il pedaggio.
Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas dichiara: “L’interpretazione restrittiva che Società Autostrade fa – dice – comporterà un aggravio burocratico ed economico per i volontari delle associazioni di volontariato e per gli stessi cittadini che ne subiranno un notevole disagio. Anche per questo, oltre ad altre richieste di modifica del codice della strada, domani saremo in piazza Montecitorio per rivendicare il diritto alla salute pubblica sempre più sfavorito da lungaggini burocratiche, scelte politiche ed economiche, ma anche per affermare il diritto di fare volontariato qualificato e rispondente ai bisogni dei cittadini”.
“Ci è stata proposta una formula a rimborso dietro presentazione di giustificativi veramente impraticabile”, dice incredulo Roberto Trucchi, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie. “Comunque, oltre al problema del telepass, in ballo ci sono anche altre questioni, come il rinnovo di accordi con gli enti locali sull’affidamento dei servizi sanitari e sociali, la portata delle ambulanze, la definizione dei veicoli speciali, l’introduzione della patente di servizio per gli autisti soccorritori, la riforma della Legge 64 sul Servizio Civile Nazionale e la stabilizzazione del 5 per mille. Per tutti questi motivi, domani scenderemo in piazza, decisi a salvare il volontariato italiano”.

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rodolfo
rodolfo
10 anni fa

se avranno bisogno alle autostrade di un servizio urgente , spero che i volontari arrivino in ritardo!

enrico
enrico
10 anni fa

In questa Italia allo sbando oramai non c’è davvero da rimanere sorpresi di niente. Facciamo pagare l’autostrada ai politici!!