29 Aprile 2014

Boa, pitoni e rettili di vario genere troveranno casa a Galceti: entro l’estate verrà inaugurato il nuovo rettilario del CSN


Dopo 40 anni il Centro di Scienze Naturali torna ad avere un progetto di collaborazione con l’Università di Firenze, attraverso la realizzazione del primo rettilario della città. Il progetto è stato illustrato stamattina in Palazzo Comunale, alla presenza del direttore del CSN David Fastelli, del professor Giovanni Pratesi dell’Università di Firenze, di Paolo Agnelli della museo della Specola e di Marco Corsi della Fondazione Malenotti. Il rettilario, che verrà realizzato nel corso dei primi mesi estivi, rappresenta il punto di partenza di una collaborazione che permetterà agli studenti iscritti alla scuola (ex Facoltà) di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali ed ai loro ricercatori, di svolgere attività di tirocinio e di ricerca all’interno del centro, fornendo così agli allievi ed ai loro docenti le risorse e gli spazi necessari per contribuire al nuovo corso del CSN ed al suo sviluppo. «Il museo di Storia Naturale non ha a disposizione un struttura del genere – ha detto in proposito Giovanni Pratesi dell’Università di Firenze – Il CSN è quindi importante anche nell’ottica della creazione di un sistema museale allargato. Oltre che per la sua naturale capacità di trasmettere alla collettività conoscenze a livello scientifico». C’è un mondo ricco e vivace di studiosi interessato a collaborare con il Centro, per cui era fondamentale che questa struttura si aprisse, per stare al passo con la ricerca». Il CSN, grazie al nuovo rettilario, diventerà così un vero e proprio campus di lavoro per docenti, ricercatori ed universitari. Un passaggio epocale, dunque, che si inserisce nella profonda opera di ristrutturazione iniziata tre anni fa, dopo la sua riapertura. ristrutturazione che ha visto la realizzazione dei nuovi magazzini, dell’erbario, dell’ orto botanico, che verrà inaugurato il prossimo 11 maggio, e l’incremento di 10 ettari del parco con i nuovi percorsi visita. Si amplia così anche il museo, grazie al rettilario, gestito in collaborazione con la Fondazione Malenotti, che da sempre si occupa della cura e del recupero di rettili ed anfibi nella propria sede di Villa Demidoff a Pratolino. «Il Centro di Scienze Naturali ha una vocazione didattica molto importante – ha commentato Marco Corsi, volontario della fondazione Malenotti e appassionato di rettili da 40 anni -. Grazie ad esso avremo la possibilità di ampliare i nostri orizzonti di divulgazione scientifica, sia nei confronti delle scuole che di chiunque voglia avvicinarsi a questo mondo». La Fondazione Malenotti trasferirà circa 70 degli esemplari di rettili presenti nella sua sede al CSN (fra cui anche alcuni di quelli sequestrati allo stesso Csn qualche anno or sono), di cui fanno parte sia animali tipici dell’ambiente toscano, sia alcune specie esotiche, come boa, iguane e pitoni. Il progetto è finanziato con circa 7mila euro da Banca Mediolanum, che ha già sostenuto il CSN per l’acquisto della nuova strumentazione del planetario, e va in questo modo ad incrementare le offerte turistiche e didattiche e apre la prospettiva a nuovi importanti sviluppi, non solo per il Csn, ma per l’intera città e per il suo sistema di parchi. I lavori per la realizzazione del rettilario, a cui hanno collaborato i volontari del CSN e dei vari soggetti coinvolti nel progetto, con l’aiuto di alcuni artigiani pratesi, sono già iniziati e i primi esemplari vi saranno trasferiti entro la prima metà di maggio. L’apertura al pubblico è prevista invece entro la fine dell’estate.

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pisolo
pisolo
10 anni fa

Peccato che chi era veramente competente in questo settore, pur senza avere la laurea sia stato cacciato

ugo
ugo
10 anni fa

Brovo Pisolo vogliono far diventareil centro uno zooe non più un punto di educazione ambientale.mancano solo giraffe tigri e leoni e poi siamo a posto. L’Università di Firenze non ha mai voluto collaborare concretamente con il centro. Infatti il centro aveva una collaborazione con l’Università di Pisa

mah!
mah!
10 anni fa

pisolo e ugo…stessa compagnia immagino… si vedeva si la competenza. 40 anni di soldi mangiati…ma fatemi il piacere siete patetici.

Palle
Palle
10 anni fa

Finalmente un po’ di serietà e di autorevolezza. Riconosco il merito della “vecchia guardia” di aver fondato e cresciuto il Centro, ma la gestione troppo “casalinga” di una struttura scientifica finisce per chiudersi su se stessa, per basarsi sulle chiacchiere autoreferenziali e autocelebrative. Oggi si deve fare rete e lavorare insieme con competenza, con onestà intellettuale e con il confronto continuo. Questa si che è divulgazione scientifica.