“Città Forte è prima di tutto sviluppo. Senza un passo in avanti, indirizzato alla qualità della vita, alla bellezza, alla gioia, Prato rimarrà una città con troppo grigiore. Serve più attenzione per i disagi dei meno abbienti e per le questioni sociali”. Così Riccardo Bini, candidato sindaco di Città Forte, rilancia la sua candidatura e presenta i candidati al prossimo consiglio comunale. Nella lista imprenditori, commercianti, casalinghe, insegnanti, studenti e professionisti. Giovani e meno giovani. Insomma un arcobaleno variegato di professionalità e di esperienze, per costruire una nuova “città forte”. “Una squadra meravigliosa, con un unico punto in comune: la voglia di cambiare qualcosa – insiste Bini – le professioni nella loro diversità e disparità sono equamente rappresentate e siamo tutti presenti per vincere”. Idee chiare insomma per i candidati di “Città Forte”, che hanno deciso di correre autonomamente alle prossime elezioni amministrative, senza appoggiare né la coalizione di centrosinistra, guidata da Biffoni, né quella di centrodestra, capeggiata dal sindaco uscente, Roberto Cenni: “Non mi permetto di criticare la lista di nessuno dei miei avversari – precisa il candidato sindaco di Città Forte – voglio criticare però il modo di fare politica e di amministrare la città che ha avuto la sinistra negli scorsi decenni. Una sinistra alla quale spero non vengano rese le chiavi di Prato. Voglio però criticare anche il centrodestra, in particolare la giunta Cenni, che di centrodestra non ha fatto niente e ha semplicemente condiviso molte delle cattive pratiche delle precedenti gestioni”. Riccardo Bini chiude il suo intervento evitando volutamente di sbilanciarsi, nell’eventualità di un ballottaggio che non veda Città Forte fra i protagonisti: “Abbiamo un nostro programma elettorale, con una serie di punti e di idee per il futuro della nostra città – conclude – Sarà quello a guidarci nella scelta del candidato da appoggiare al ballottaggio e pretenderemo delle garanzie”.
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Scusate, ma sarebbero questi i volti che ci dovrebbero consentire un passo avanti di qualita’? Ne conosco alcuni, anzi per essere sinceri molti e vi garantisco che con questi di passi se ne fanno piu’ di uno, ma all’indietro e di corsa. Riccardo Bini vuole criticare il modo di far politica degli altri schieramenti ed in alternativa a questi questa messe di imprenditori,insegnanti, studenti, casalinghe? Ma ci faccia il piacere che ca nisciuno è fesso!
I soliti maneggioni della politica, altro che critici verso il vecchio modo di far politica! Non si schierano con nessuno e poi per appoggiare il candidato dato per vincente chiedono in cambio qualcosa. A me come metodo ricorda molto quello del PSI di Bettino Craxi.
Grande pisolo… meno male che ci sei te che capisce tutto della politica…