1 Aprile 2014

Lo spettacolo al Politeama è di beneficenza, ma la Siae chiede 737 euro agli organizzatori


La burocrazia (e la Siae) non guardano in faccia nessuno. Il 28 e 29 marzo era in programma al Politeama lo spettacolo Ciak si risuona, messo in scena dal gruppo Artemente, composto da medici dell’ospedale di Prato, in collaborazione con la onlus Futuro di Giulia. L’obiettivo dello spettacolo era quello di raccogliere fondi per l’Ageop (associazione genitori ematologia oncologia pediatrica) Progetto Casa Siepelunga Ospedale S.Orsola Malpighi di Bologna, ente che si impegna ormai da tanti anni affinché la vita di ogni bambino abbia un futuro. L’impegno di Artemente e del Futuro di Giulia Onlus è proprio quello di curare, attraverso la ricerca, i bambini oncologici, senza sofferenza, con la famiglia vicina, in una struttura che non sia solo l’ospedale e soprattutto con la prospettiva e la speranza di una vita normale. Ebbene, anche la beneficenza ha un costo (per la Siae). Prima dello spettacolo la Siae ha preteso dagli organizzatori 298 euro, dopo gli spettacoli ne ha richiesti altri 433,99, più altri 4,88 di bolli, per un totale di 736,87 euro. “Vergogna, non ci sono altre parole” hanno commentato amaramente gli organizzatori

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debora
debora
10 anni fa

Un concerto per una giusta causa, e la siae ci marcia sopra..ma stiamo scherzando! ! Che si riguardino la coscienza.