L’aeroporto di Peretola ancora una volta al centro di un dibattito pubblico. Si è tenuto ieri pomeriggio nel salone del Consiglio comunale l’incontro organizzato da Forza Italia per discutere dell’allungamento della pista dello scalo fiorentino. Dopo aver illustrato una serie di elementi tecnici contenuti nei documenti allegati alla variante al Pit, che prevede il parco agricolo della piana e il potenziamento dell’infrastruttura aeroportuale, l’ingegnere Federico Mazzoni ha sottolineato inesattezze e incongruenze di un progetto che impatterebbe notevolmente sulla qualità della vita dei pratesi. Secondo lui dunque non ci sarebbero gli elementi per procedere con lo sviluppo dell’infrastruttura. A questo proposito il vicesindaco Goffredo Borchi con delega all’ambiente è intervenuto chiamando in causa il premier Matteo Renzi: “Venga a fare il suo comizio a Prato, a spiegarci la bontà dell’aeroporto”, ha dichiarato arrivando a dire di “tenere giù le mani da Prato perché non gli appartiene”. Nel suo intervento finale il sindaco ha sollecitato i cittadini a far sentire la propria voce invitandoli a combattere insieme ai partiti e alle istituzioni contro decisioni che metterebbero Prato in secondo piano rispetto a questioni fondamentali per il suo sviluppo.
“E’ un argomento fondamentale per Prato. L’avvenire della città dipenderà proprio dal potenziamento o meno dell’aeroporto di Peretola. Noi speriamo che ci sia un ripensamento in tal senso, perché pensare di realizzare una nuova pista in quest’area è una follia” afferma il sindaco Cenni, che torna a puntare il dito contro Renzi e il governatore Rossi, promettendo battaglia.
A proposito della nuova pista di Peretola c’è chi ha la memoria corta e chi ha sempre detto no, come noi in Provincia e il gruppo del PD in Comune. Sul progetto della pista convergente parallela non si possono accettare lezioni da parte di chi, come il candidato sindaco Cenni, ha fatto dichiarazioni pubbliche e interviste – come quelle rilasciate a suo tempo a Toscana Tv – dove si accorda gradimento al progetto affermando, fra l’altro, di sentirsi garantito dalle assicurazioni del presidente Rossi relative a una correzione dell’inclinazione della pista rispetto all’asse dell’Autostrada. Certo si può cambiare idea – meglio tardi che mai – ma almeno si abbia il pudore di ammetterlo e di non pretendere di dare lezioni a chi, come la Provincia e come il Pd in consiglio comunale, è sempre stato coerente nella posizione contraria.
tutti coloro che faranno comizi per le prossime elezioni,sia di destra che di sinistra dovranno dichiarare apertamente la loro posizione sul tema .
della nuova pista,a cominciare dalla triade Rossi,Renzie e tale Biffoni.I pratesi vogliono sapere chi difendera’ il futuro dei nostri figli da
aria inquinata e rumore continuo degli aerei. Ora basta ! La citta’ con tutte le sue Associazioni deve
mobilitarsi,e far sentire una volta per tutte la sua voce !!!
senza un fronte comune di partiti, rappresentati (Camera di commercio e Unione industriale come minimo) deciso, netto che dichiari e valuti tutte le opzioni (politiche, giuridiche e sociali) per contrastare fino allo sfinimento e quindi rendere di fatto impossibile la creazione di nuova pista non si va da nessuna parte, anzi sì: si va a farsi versare rumore e carburante dal cielo!