Il candidato sindaco degli Indipendenti per prato e Fare per fermare il declino, Emiliano Bonini sull’area dell’ex Banci ha le idee chiare: “Perlomeno per il valore dell’area, dobbiamo permutare le azioni Consiag col terreno e rendere alla città un affaccio verso Firenze degno del suo valore – sostiene Bonini – Tra l’altro mi risulta che questa ipotesi fu presa in considerazione anche dalla precedente amministrazione senza essere mai portata in fondo. Peccato. A tutti i costi dovremo poi tentare di riportare a casa il maltolto, ossia le reti del gas e dell’acqua – unico asset strategico che permetterebbe una seria pianificazione della spesa dell’Ente. Da Sindaco – prosegue Bonini – dopo aver acquisito l’area, indirei immediatamente un concorso di architettura internazionale che preveda un mix di funzioni pubbliche e private. Attraverso un project financing si potrebbe dar luogo, per esempio, ad una cittadella dello Sport con annessa struttura ricettiva. Mi risulta tra l’altro che i progettisti di allora si ispirarono all’architetto americano Frank Lloyd Wright. Sono sicuro che dagli Stati Uniti farebbero carte false per riproporre a distanza di tanto tempo un “ponte ideale” tra Prato e gli USA dopo aver intrattenuto per tanti anni solo rapporti commerciali legati al tessile”.
E per fare cio’ su chi si deve sperare su i Gestri? Caro Bonini c’è un proverbio che dice :dimmi con chi vai e ti diro’ chi sei. La presenza di elementi come Gestri a tuo sostegno non ti aiuta!