11 Maggio 2014

Futuro dell’Interporto, i vertici chiedono lumi ai candidati sindaco


Nel presente dell’Interporto della Toscana Centrale ci sono l’aumento di capitale e lo sviluppo nei rapporti con i porti del mar Tirreno. Le prospettive concrete per l’immediato futuro sono invece legate al riassetto delle aree doganali e al progetto di recupero dell’area degli scavi etruschi di Gonfienti: un’azione di progresso culturale che restituirà un tesoro archeologico alla Toscana e accrescerà le possibilità di sviluppo dell’Interporto. Il presidente del CdA Carlo Longo ed il direttore Luciano Pannocchia evidenziano come questo scenario sia legato all’acquisto dell’area degli scavi da parte della Regione Toscana. “L’Interporto – spiegano presidente e direttore all’unisono – si è già impegnato con uno studio firmato dal professor Davide Rampello: il progetto verrà presentato alla città”. I vertici dell’Interporto richiamano l’attenzione delle Istituzioni sull’importanza strategica che la struttura ha per tutto il territorio. A partire da Prato, sul cui Comune sorge la base dello snodo delle merci che può costituire una risorsa irrinunciabile per il distretto industriale e per la città. A questo proposito i vertici auspicano che i candidati a guidare Prato esprimano i propri convincimenti sul futuro dell’Interporto.

 

 

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alfio
alfio
9 anni fa

Fecero l’Interporto senza sapere perchè. Siamo nel 2014 e non l’hanno ancora capito perfettamente, nessuno. Bella cosa quando c’era una bella porzione di campagna!