Renzi in piazza Duomo a Biffoni: “Tieniti libero quando sarai sindaco: il 13 giugno Tavolo per Prato a Roma”. Ma glissa sull’aeroporto VIDEO

E’ iniziato con un’ora di ritardo ed è durato circa 45 minuti il comizio del premier Matteo Renzi intervenuto oggi pomeriggio in piazza Duomo per chiudere la campagna elettorale del candidato sindaco del centrosinistra Matteo Biffoni. E proprio Biffoni ha aperto il comizio: “La presenza di Renzi sul palco è il segnale che Prato è al centro dell’attenzione nazionale. Il centrodestra non ha proposte nuove: sono le stesse di 5 anni fa. Mi hanno chiesto: ‘Chi te lo fa fare?’ Ho risposto: ‘L’amore per questa città'”.

Biffoni ha poi proposto di riaprire il Tavolo per Prato alla presidenza del Consiglio. Un appello subito accolto da Renzi: “Tieniti libero quando sarai sindaco di Prato. Ti aspetto il 13 giugno a Roma”.

L’intervento di Renzi è stato accolto dall’ovazione degli oltre tremila presenti. “Prato è l’emblema della sfida elettorale. Votate Biffoni al primo turno e togliamoci il pensiero. Così si fa spending review: il Comune spende meno e si evita il ballottaggio dove c’è gentaccia”.
Poi riferendosi ai problemi della città: “Non vi salva Matteo. Per cambiare le cose occorre pensare che Prato è di chi la vive e la ama”. Un altro pungolo all’orgoglio pratese: “Ci avete insegnato che cosa è la laboriosità. Non rassegnatevi”. Un monito sui capannoni-dormitorio dopo la tragedia di via Toscana: “Chiudere le realtà che non sono umane, oltre che illegali”.
Un richiamo al bonus sugli ottanta euro, che proprio in questi giorni compaiono sulle buste paga dei dipendenti: “Alzare la tassazione sulle rendite è un atto di giustizia così come gli ottanta euro che sono realtà alla faccia dei gufi. È la prima volta che un Governo mette i soldi per restituirli ai cittadini. Sono 80 euro più di prima: giustizia sociale”.
All’inizio dell’intervento del premier, su un palazzo che dà sulla piazza, sul lato di via Firenzuola, è comparso uno striscione di protesta che recitava: “Renzi, parlaci dell’aeroporto adesso”. Il segretario del Pd ha risposto con ironia: “Ce lo aspettavamo più tardi, non subito all’inizio. Io e Matteo abbiamo idee diverse, ma ci accomuna un’idea bella di politica. Qui siamo ad eleggere un sindaco e non l’amministratore delegato di un aeroporto”. Sull’ampliamento di Peretola, il premier è stato poi sollecitato anche da un cittadino tra la folla, ma alla fine ha glissato.