14 Giugno 2014

Nuovo ospedale, ecco il centro di ascolto per i diritti del Malato: e ai donatori di sangue è intitolato il giardino


Doppio taglio del nastro quest’oggi all’Ospedale Santo Stefano. E’ stato infatti inaugurato il nuovo centro di ascolto dei Diritti del Malato, e intitolato il giardino interno ai domatori di sangue, che oggi celebrano la loro giornata mondiale. “Un riconoscimento ai cittadini, all’apporto che ci danno in termini materiali ma non solo”. Così i dirigenti della ASL questa mattina hanno salutato la doppia inaugurazione al nuovo ospedale. Da una parte, il nuovo centro di ascolto dove potrà operare il Centro diritti del Malato, attivo da oltre 25 anni nella Asl di Prato. Nel nuovo ufficio apertura al pubblico con orari di sportello (martedì e giovedì dalle 9 alle 12) ma anche una linea telefonica (0574 802759) sempre attiva per rispondere alle richieste dei cittadini.Dall’altra, nella Giornata mondiale dei donatori di sangue, l’intitolazione del giardino interno davanti al centro trasfusionale proprio a loro, ai donatori, che consentono con il loro apporto un corretto funzionamento delle tante attività ospedaliere.

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pisolo
pisolo
9 anni fa

Giungendo al Pronto Soccorso in un momento probabilmente”caldo” ho visto atteggiamenti non giustificati di estrema violenza verbale di alcuni utenti nei confronti di operatori sanitari che stavano svolgendo con impegno il loro lavoro. Mi chiedo caro signor Baldi non sarebbe l’ora di ridurre l’enfasi nei confronti dei diritti, sottoposti a presunta violazione dei cosidetti malati ( quelli che ho visto io non mi sembravano tali) e di istituire accanto ad un organismo che tutela i diritti dei pazienti anche un altro che tutela i diritti degli operatori sanitari spesso in trincea, con molti oneri, pochi onori e con il dito puntato contro qualunque disfunzione ci sia’? Gia l’idea che ci sia un centro dei diritti del malato senza che ci sia un analogo istituto dei diritti degli operatori sanitari da l’dea che la ragione da far valere sia sempre quella degli utenti. E io non penso che debba essere cosi’ a prescindere