23 Giugno 2014

Processo strage Macrolotto, il mistero della costituzione di parte civile del Comune. Biffoni smentisce Milone e revoca l’incarico legale esterno


La confusione l’ha fatta da padrona nella vicenda della decisione da parte del Comune di costituirsi o meno parte civile nel processo sulla strage del Macrolotto che prenderà il via mercoledì prossimo. Da un lato il sindaco che alla domanda di una giornalista ha risposto: “I tribunali servono per stabilire le responsabilità e non per fare politica. Se ci sono i margini lo faremo, altrimenti no. Abbiamo un ufficio legale di cui mi fido e chiedo loro un parere”. Dall’altro il consigliere d’opposizione Milone che va all’attacco: “Leggo sulla stampa locale che il sindaco non intende più costituirsi parte civile nel processo contro i proprietari del capannone e del titolare dell’azienda cinese”. Per poi aggiungere: “Quale accordo sotterraneo ci sarà stato in campagna elettorale tra Biffoni e i proprietari dei capannoni affittati a imprenditori cinesi?” (Leggi l’articolo). Milone per avvalorare la sua tesi ha pure chiarito ai microfoni di Tv Prato. “Tempo fa avevamo dato mandato all’avvocato Ciampi – dice – di costituirsi parte civile. Perchè mai all’improvviso serve un nuovo parere legale?”.
A chiarire la vicenda arriva la presa di posizione dello stesso sindaco che sottolinea pure come abbia revocato l’incarico esterno all’avvocato Ciampi, affidandolo all’ufficio legale del Comune. “Non ho mai detto che non ci costituiremo parte civile – chiarisce – ma solo che aspetto un parere legale. Poi assieme alla giunta prenderemo una scelta politica e legale. Io non ho preclusioni. Piuttosto ho revocato l’incarico esterno perchè non capisco il bisogno di ricorrere a competenze diverse da quelle del nostro ufficio comunale che è molto preparato”.

S.D.B.

Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Paolo
Paolo
9 anni fa

Cosa non si fa pur di avere un trafiletto sul giornale… Bastaaaaaa