“Era il factotum della parrocchia, un punto di riferimento per l’intero quartiere da generazioni”. Il diacono Raffaele Lacerenza , addolorato come tutti i parrocchiani, ricorda così Mario Leporatti, il sacrestano di Chiesanuova morto ieri sera in seguito ad un incidente stradale. “Non era soltanto il sacrestano da quasi quarant’anni – racconta Lacerenza – ma uno dei parrocchiani più impegnati, dai piccoli servizi di ogni giorno fino alla visita alle famiglie e ai malati, sempre in sella alla sua bicicletta”. Ha collaborato da vicino con tutti i parroci che si sono avvicendati: don Silvana Vannucchi, don Marco Natali, don Rodolfo Melani, don Marco Pratesi, don Pierluigi Milesi, fino all’attuale don Serafino Romeo.
Per questo Mario, come tutti lo chiamavano, era conosciutissimo a Chiesanuova, e non soltanto dalle persone che frequentano abitualmente la parrocchia di Santa Maria dell’Umiltà.
La notizia, ieri sera, è corsa veloce nel popoloso quartiere a nord della città, lasciando tutti sgomenti. A 73 anni Leporatti lascia la moglie e due figli, un maschio e una femmina, quest’ultima incinta.
La dinamica dell’incidente mortale è, proprio in queste ore, in via di ricostruzione. Dai primi elementi raccolti sembra che il sacrestano procedesse contromano, in sella alla sua inseparabile bicicletta, in via Montalese per raggiungere l’ambulatorio del medico di famiglia; poco dopo il bar Ariston, dove la strada curva bruscamente – in un tratto da sempre un po’ pericoloso per biciclette e pedoni – Leporatti è stato investito da un auto, una Renault Clio, che procedeva nel senso di marcia. A bordo un ragazzo di 25 anni, abitante nel quartiere.
Le condizioni del sacrestano sono apparse subito gravi, tanto da richiedere l’intervento del Pegaso (leggi l’articolo). Poco dopo l’arrivo al Policlinico di Careggi, è avvenuta la morte. La salma, al momento, non è stata ancora resa ai familiari; ancora da stabilire la data del funerale. Il parroco don Serafino Romeo si trovava negli Stati Uniti; appresa la notizia ha deciso di rientrare immediatamente a Prato e proprio in queste ore è in viaggio verso l’Italia.
Mi stringo al dolore della famiglia, di don Serafino e di tutta la Parrocchia di Chiesanuova.
Riposa in pace.